ANCONA- Aule deserte questa mattina – 10 gennaio – nelle scuole di tutta la provincia. Oltre alle assenze per covid, infatti, il rientro a scuola è stato condizionato dallo sciopero indetto in extremis ieri sera dalla Consulta Studentesca della Provincia di Ancona. Le motivazioni: in primis le forniture gratuite di mascherine Ffp2, obbligatorie nel nuovo protocollo per la gestione dei casi di positività nelle scuole. E poi una maggiore considerazione da parte delle autorità politiche locali riguardo le decisioni che inevitabilmente ricadono sugli studenti stessi.
L’incontro
In mattinata il presidente della Consulta, lo studente senigalliese Leonardo Ploschberger il collegamento online con il governatore Francesco Acquaroli, affiancato dagli assessori Latini e Saltamartini: «Sia chiaro – anticipa il presidente della Consulta – noi non vogliamo la Dad. Chiediamo però di essere tenuti in maggiore considerazione visto l’organo della Consulta studentesca è anche riconosciuto dal Miur».
Tra le richieste degli studenti anche una più attenta gestione dei trasporti: «Ci sono molti problemi su questo fronte – specifica Ploschberger – intanto i mezzi sono sovraffollati. E poi ci segnalano la mancanza di controlli». Da oggi, infatti, entra in vigore la nuova norma che prevede l’obbligo di Green pass rafforzato anche per l’utilizzo dei mezzi pubblici. «Già i controlli erano scarsi prima – aggiunge Ploschberger – adesso che servirebbero di più, sembrano essere quasi assenti». Dunque gli studenti vogliono più certezze e pertanto si rivolgono ai piani alti regionali per assicurarsi un ritorno in classe con meno ostacoli possibile.