Ancona-Osimo

Sversamenti: avviati gli interventi sul Musone, l’Esino e l’Arzilla

Depuratori e adeguamenti fognari contro gli sversamenti in mare e i divieti di balneazione: avviati gli interventi sul Musone, l'Esino e l'Arzilla. Il piano dei lavori è emerso dalla risposta ad un'interrogazione dei consiglieri Pd Busilacchi, Biancani e Urbinati

Sversamenti a mare

ANCONA – Per risolvere il problema degli sversamenti in mare delle acque reflue sono stati avviati gli interventi sul Musone, sull’Esino e sul Torrente dell’Arzilla. Altre misure saranno adottate a Fano e Grottammare per la realizzazione di infrastrutture conformi al Piano di Tutela delle acque. È quanto emerso dalla risposta all’interrogazione dei consiglieri Gianluca Busilacchi, Andrea Biancani e Fabio Urbinati sui depuratori e i progetti di adeguamento fognario affinché siano tutelate le acque del mare. Presto poi, l’individuazione di un unico Ente di gestione d’ambito regionale (EGATO), diviso in 5 subambiti con altrettanti gestori unici contro gli attuali 8.

A spingere i consiglieri a chiedere chiarimenti sulle condizioni dei depuratori nelle zone giudicate più a rischio, il verificarsi, sempre più frequente negli ultimi anni, di episodi di sversamenti in mare delle acque reflue urbane dalle reti fognarie. «Sono stati avviati gli interventi sul Musone – ha illustrato l’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti – con il collettamento e il trattamento delle acque reflue di Filottrano, il completamento di 4 collettori dell’agglomerato di Castelfidardo (che comprende anche Osimo) e il relativo ampliamento dell’impianto di depurazione di Villa Poticcio, il completamento di alcuni tratti di fognatura dell’agglomerato di Cingoli e di Montefano». Per quanto riguarda l’Esino, «si è proceduto al completamento delle reti fognarie dei comprensori di Matelica e di Agugliano». Relativamente al torrente Arzilla, è stato realizzato l’impianto di depurazione del centro urbano di Santa Maria dell’Arzilla, mentre alla foce del torrente è in fase di aggiudicazione il progetto relativo alla realizzazione di una vasca di prima pioggia per contenere lo sversamento delle acque reflue urbane in occasione di eventuali piogge abbondanti».

Angelo Sciapichetti, assessore regionale all’Ambiente

Prossimi interventi in agenda per rendere conformi le infrastrutture ed evitare che gli scolmatori sversino alla fine dei tratti fluviali o direttamente in mare, quelli di Fano e Grottammare, mentre la Regione sta sollecitando alcuni enti gestori del Servizio idrico integrato a predisporre progettazioni su alcune situazioni particolarmente critiche. Per l’intervento di Fano sugli scolmatori della zona Bersaglio e della zona Sassonia sono a disposizione circa 700 mila euro di finanziamenti. Mentre è in progettazione e sarà realizzata nel 2017 una vasca di accumulo a servizio dello scolmatore alla foce del torrente Arzilla per un importo di 1,180 milioni. Tra le richieste avanzate dai consiglieri, anche la possibilità di revisione degli ATO al fine rendere più economica ed efficace la gestione del servizio idrico integrato e di facilitare e migliorare la cooperazione tra Comuni e Province. Obiettivo della Regione, affermato dall’assessore Sciapichetti, «arrivare in tempi brevi all’individuazione di un unico Ente di governo d’ambito (EGATO) ed alla costituzione di 5 subambiti con altrettanti gestori unici invece degli attuali 8, nel rispetto delle norme vigenti».