FALCONARA – Il Comune di Falconara adotta le prime misure straordinarie a sostegno delle famiglie costrette a tenere i figli a casa in questi giorni di allerta sanitaria, in particolare quelle dei bambini iscritti al nido e dei ragazzi disabili che usufruiscono dell’assistenza educativa scolastica. La decisione è stata presa dalla giunta nella seduta di ieri (giovedì 5 marzo), alla luce della chiusura prolungata delle scuole, che impedisce di erogare i due servizi.
«L’emergenza Coronavirus ha avuto forti ricadute per tutti noi – dice il sindaco Stefania Signorini – Ho ritenuto importante prevedere un primo intervento di aiuto e sostegno alle famiglie, che al di là dell’aspetto economico dia un segnale di vicinanza ai cittadini. Il mio impegno è quello di proseguire in questo percorso affinché l’amministrazione comunale, per quanto possibile, offra risposte alle persone che in questo momento devono affrontare l’emergenza».
Per i ragazzi che hanno diritto all’educativa scolastica la giunta ha deciso di trasformare le ore di assistenza a scuola in assistenza educativa domiciliare: gli educatori, anziché sostenere gli studenti in aula, svolgeranno l’assistenza a casa degli utenti, ovviamente con l’assenso delle famiglie. A Falconara sono 53 i ragazzi destinatari dell’educativa scolastica, per un totale di 364 ore settimanali. La possibilità di ricevere gli educatori a casa sarà garantita per tutto il periodo di chiusura delle scuole. Gli operatori della Cooss Marche, cui è affidato il servizio, hanno già dato la loro disponibilità. Il provvedimento va incontro anche agli stessi educatori, che con la chiusura delle scuole e nell’impossibilità di svolgere il loro lavoro, non percepirebbero alcuna indennità.
Per le famiglie che hanno bambini iscritti al nido è invece previsto il taglio della retta fissa del mese di marzo almeno per 10 giorni, ossia per il periodo di chiusura già stabilito. Attualmente gli iscritti ai nidi di Falconara sono 126 e il taglio delle rette è stato calcolato dal Comune in circa 11mila euro. «Le famiglie con minori iscritti ai nidi d’infanzia comunali – si legge nella delibera di giunta – non possono usufruire dei servizi e in molti casi sono anche costrette a sostenere costi per soluzioni alternative». Da qui la decisione di adottare «un intervento di sostegno economico».
Il provvedimento è stato adottato con la consapevolezza «che le norme di urgenza sono provvisorie e si aggiornano di giorno in giorno in relazione all’evolversi della situazione epidemiologica e che pertanto potrebbe essere ipotizzabile anche un prolungamento della chiusura».