SIROLO (ANCONA) – Teatrino per bambini, marionette che sbucano dal palco, laboratori di giochi senza giochi e il Ludobus pronto ad accogliere chiunque. Dopodiché, risate coi comici Francesco Damiano, Paolo Franceschini, Caffa e il Duo Torri.
Una due giorni all’insegna della donazione e della solidarietà, a Sirolo. L’iniziativa, organizzata dall’Avis di Sirolo, rientra nei festeggiamenti per il 50esimo dell’associazione. Fondata il 15 giugno 1973, l’Avis di Sirolo ha attraversato mezzo secolo di storia.
Ora, a guidarla, c’è – per la prima volta – una donna. La presidente si chiama Sara Massaccese ed è al suo secondo mandato: «La mia carica sta volgendo al termine, scadrà nel 2024, ma sono fiera di essere stata la prima donna alla guida dell’Avis, è una bella esperienza».
Donatrice a 19 anni, da una vita all’interno del direttivo Avis, Massaccese è poi stata nel tempo «segretario e poi presidente (dal 2016)». I dati circa i numeri dei donatori sono pressoché stabili, ma ultimamente sempre più giovani si stanno riscoprendo donatori, come spiega la presidente: «Contiamo circa un’80ina di donatori».
«Il trend, negli ultimi anni, è positivo, nonostante il covid. Nel 2020, c’è stato un bel carico di donazioni. Pensi che quell’anno fu segnato dallo scoppio della pandemia – dice – ma nonostante questo, senza vaccini e con le mascherine (e la paura) addosso, i nostri donatori sono rimasti attivi. E oggi noto che anche i più giovani stanno riscoprendo il dono. Sempre più spesso vedo gente sui 20 anni che viene a donare».
«Si può donare sangue intero, ma anche le varie componenti. Chi ha particolari carenze o necessità, ad esempio, e non può donare il sangue intero, può comunque donare il plasma, le piastrine e altri derivati. La donazione di plasma – più lunga ma meno invasiva – è utile perché serve per le medicine. Il plasma è infatti alla base di diversi farmaci».
Il donatore, al momento del prelievo, è monitorato e questo consente di «avere sempre sotto controllo la propria situazione e di intervenire per tempo se qualche valore dovesse essere sballato». Ma il beneficio del donatore è anzitutto la gratitudine: «Ti senti fiero di un atto. Doni una piccolissima parte di te a chi ha più bisogno».
Il 17 e il 18, lo dicevamo, le giornate di festa al parco della Repubblica, sono state concepite anche e soprattutto per avvicinare i più piccoli al dono: «Ci sarà un’iniziativa dedicata ai bimbi, dal titolo Avisinfabula, e una serie di eventi ludici e pedagogici, con giochi dematerializzati e laboratori dove bimbi e genitori potranno lavorare e creare giochi dal nulla (un laboratorio si chiama appunto “Giochi senza giochi”). Poi, ecco il Ludobus, coi vecchi giochi di legno dove ogni persona si può divertire e il teatrino delle marionette».
Il 18, alle 20.45, al parco della Repubblica, sarà l’ora dello spettacolo comico ad ingresso libero, perché «il riso – si sa – fa buon sangue».