ANCONA – In Consiglio comunale si discute del bilancio di previsione 2018. Approvata la modifica al regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta unica comunale (IUC) proposta dalla Giunta. I cambiamenti riguardano la Tari ma sui rimborsi non ci sono novità. In pratica, dopo l’errata interpretazione dell’amministrazione che ha applicato la quota variabile anche alle pertinenze piuttosto che alla sola abitazione principale, si rimette ordine alle tariffe sui rifiuti per il 2018 e ai millesimi adeguandosi alle disposizioni del Ministero. I 16mila contribuenti che dal 2014 al 2017 hanno pagato la Tari più del dovuto nel 2018 pagheranno un po’ meno, viceversa le 24mila famiglie che per 4 anni hanno pagato meno la tassa sui rifiuti pagheranno un po’ di più.
«I rimborsi non sono compresi nella modifica del regolamento» tuona il capogruppo di Forza Italia, Daniele Berardinelli. «È una modifica delle tariffe del 2018, per il meccanismo di rimborso bisogna trovare il canale giuridicamente adeguato che dovrebbe essere indicato dalla legge. Se questo non avverrà vedremo come fare» spiega l’assessore al Bilancio Fabio Fiorillo.
«Per il 2018 chi aveva pagato qualcosa di più pagherà qualcosa di meno e chi aveva pagato di meno pagherà qualcosa di più, si tratta di qualche decina di euro all’anno- afferma il sindaco Valeria Mancinelli-. In questo modo riequilibriamo le cose in base a quanto detto dal Ministero. Per il passato, quindi per gli anni dal 2014 al 2017, si tratterà di fare esattamente la stessa operazione: applicare il sistema Baretta agli anni passati e fare i “conguagli”. Per i rimborsi il percorso giuridico amministrativo è ancora confuso, e siccome di confusione ce n’è già tanta, prima di scegliere come fare vorremmo essere sicuri. Entro il 2018 i rimborsi partiranno. Se dal Ministero non arriverà alcuna indicazione prenderemo una decisione perché non possiamo aspettare all’infinito».
Nel bilancio 2018, per la Tari, sono previsti 20milioni di euro che le 40mila famiglie anconetane pagheranno per coprire i costi di gestione del servizio sui rifiuti.
In Consiglio sono volate scintille per un ordine del giorno proposto dalla maggioranza e che porta le firme di Pistelli, Polenta, Urbisaglia, Fazzini, Sanna e Vichi. La maggioranza ha bocciato la mozione dei 5 Stelle che chiedeva di avviare immediatamente l’iter per il ricalcolo della Tari degli ultimi 4 anni e di provvedere al rimborso dei cittadini che hanno pagato di più. Ha invece approvato il suo ordine del giorno, depositato oggi (23 gennaio) sul rimborso automatico ai cittadini. L’ordine del giorno impegna il sindaco e la Giunta “a rideterminare e allineare le modalità di tassazione così come chiarito dal Ministero delle Finanze; a corrispondere in maniera automatica, senza necessità di ricorso, le eccedenze versate dai contribuenti relative alle annualità 2014-2017 a partire dal 2018 ed entro il pagamento della seconda rata della Tari; verificare con tutti gli enti e Ministeri preposti le modalità necessarie per la copertura totale della Tari delle annualità 2014/2017”.
«In fretta e furia oggi è stato approvato un ordine del giorno con cui alcuni consiglieri di maggioranza, evidentemente “svegliatisi”, chiedono le stesse cose che il M5S chiese all’indomani della scoperta dello “svarione” della Giunta Mancinelli sul calcolo TARI, e cioè: rimborsare in modo automatico, senza necessità di ricorso, le eccedenze versate dai contribuenti negli anni dal 2014 al 2017» sottolinea Daniela Diomedi, consigliere Movimento 5 Stelle.
Lo scorso 14 dicembre infatti, i consiglieri del M5S Diomedi, Gambacorta e Prosperi avevano depositato una mozione per il ricalcolo immediato della tari e il rimborso dei cittadini per compensazione. Discussa oggi in Consiglio, è stata bocciata. Bocciato anche l’ordine del giorno a firma Runini (SEl-Abc) e Tombolini (60100) che impegnava il sindaco a chiedere parere alla Corte dei Conti sui rimborsi Tari per evitare ulteriore confusione.
Nel tardo pomeriggio, alle 19, i consiglieri di minoranza hanno abbandonato l’aula. La maggioranza ha scelto di andare avanti con i lavori per concluderli in serata piuttosto che proseguire la seduta domani (24 gennaio). «Abbiamo chiesto, a tutela dei lavori del Consiglio comunale, che la seduta riprendesse domani mattina come da convocazione. Dovevano essere ancora discussi e approvati due atti di giunta collegati al bilancio, tutto il documento sul bilancio e due ordini del giorno. La nostra istanza è stata rigettata e così abbiamo abbandonato l’aula» afferma il capogruppo di Sel-Abc Francesco Rubini a nome di tutti i consiglieri di opposizione.