Ancona-Osimo

Taser, arriva la pistola elettrica per le Volanti di Ancona: «Così saremo più sicuri». Ecco come funziona

Il taser è già largamente usato all'estero, come, ad esempio, negli Stati Uniti. Il Commissario capo Dal Monte: «Quest'arma ha un importante potere dissuasivo». Ecco come funziona

ANCONA – Arriva il taser nelle Marche. Ad utilizzarlo per primi, ad Ancona, saranno gli agenti della Polizia di Stato. Da lunedì scorso (16 maggio), le Volanti hanno infatti in dotazione una nuova arma, oltre alla tradizionale pistola d’ordinanza.

Se la pistola è solitamente nera, il taser sarà giallo e dunque ben visibile addosso agli uomini e alle donne della Polizia. La squadra dorica delle Volanti, nei giorni scorsi, ha imparato ad utilizzare questo strumento innovativo in grado di generare una scossa elettrica.

Sulle modalità di impiego, ci spiega di più il Commissario capo Luca Dal Monte, dirigente dell’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico: «Questa è un’arma a tutti gli effetti – precisa – e quindi va usata laddove ve n’è reale bisogno ed è assoggettata alla relativa disciplina normativa».

L’arma – lo dicevamo – è in dotazione da lunedì (16 maggio) agli agenti delle Volanti. Per tutti gli altri uffici della Polizia (quali, ad esempio, la Squadra Mobile e, più in generale, i commissariati) c’è un apposito cronoprogramma, che ne prevede l’adozione da parte delle altre forze dell’ordine.

Ad essere interessata dal taser – già utilizzato negli Usa – è solo in prima battuta la città di Ancona, salvo poi estendere l’uso pure «ad altre zone della provincia». 

Gli agenti delle Volanti al Passetto

«Si potrà usare nei confronti di soggetti non collaborativi, che, con il loro comportamento, rappresentano una minaccia per gli operatori e per le altre persone presenti. Il taser, chiaramente, va utilizzato come extrema ratio, laddove tutti gli altri tentativi – a partire dal dialogo – non vadano a buon fine».

Un approccio, insomma, graduale e progressivo. Non è detto che il tentativo di usare il taser vada esperito necessariamente prima di usare la pistola, perché – ad esempio – durante una sparatoria poco importa che si possa usare il taser.

Va detto, comunque, che prima dell’utilizzo completo di questa nuova arma, il soggetto non collaborativo nei confronti dei quali si procede vada informato, come evidenza il dottor Dal Monte: «Prima di usare il taser si deve compiere una serie di step per mettere in guardia la persona e dissuaderla dal continuare ad adottare un comportamento non collaborativo».

«L’arma gialla verrà quindi puntata contro la persona, ne verrà annunciato l’utilizzo e soprattutto, prima di usarla in modo completo, verrà sparata una piccolissima scossa di avvertimento».

L’utilizzo completo dell’arma comporta lo sparo dei dardi, «una sorta di proiettili che si ancorano al soggetto non collaborativo. Proiettili che – illustra il Commissario Dal Monte – attivano impulsi in grado di generare una contrazione muscolare involontaria per circa 5 secondi. Il tempo necessario, cioè, affinché il soggetto possa essere bloccato e gli operatori possano intervenire in sicurezza».

Un’arma, questa, «importante, in grado di aumentare la percezione di sicurezza degli anconetani, che avrà anche un potente effetto dissuasivo, visto che verrà tenuta sul cinturone, nel lato opposto della pistola».