ANCONA – La Mole non si è fermata e, a poco più di un mese dalla nascita della piattaforma digitale Cultura Presente, i risultati sono «incoraggianti» per l’assessore alla Cultura Paolo Marasca. «Presente è un progetto speciale – spiega Marasca – perché affida alla cultura un ruolo sociale, sia di cura, sia di creazione dei significati di oggi e di domani. Per questo è davvero un valore per il territorio, e lo dimostra in ogni condizione. Dobbiamo ringraziare la Fondazione Cariverona per la fiducia, e i tanti che lo stanno popolando».
La piattaforma digitale Cultura Presente, ospitata sul sito de La Mole Ancona, è nata a una settimana dall’inizio del lockdown, per rispondere a bisogni nuovi, su iniziativa del team del progetto Presente, finanziato dalla Fondazione Cariverona, del Fondo Mole Vanvitelliana e del Comune di Ancona. La necessità di restare a casa e il conseguente isolamento hanno costretto La Mole, da un giorno all’altro, ad ammutolirsi e svuotarsi. Che fare? Come rispondere a chi aveva in progetto di avviare eventi, mostre, festival, convegni, incontri nelle sale del complesso vanvitelliano? Cosa offrire a chi fa parte della comunità sociale e culturale cittadina?
Come in molti altri casi, il digitale è stata la prima risposta: la cabina di regia di Presente, il Comune di Ancona, il Fondo Mole Vanvitelliana hanno allestito uno spazio non fisico, sino a poco prima inesistente, poi immediatamente popolato. Costruita grazie alla partnership con Tonidigrigio e al know how che nell’ambito del sostegno di Cariverona si era venuto a creare, la piattaforma www.lamoleancona.it/presente è stata subito viva e vitale, assumendo il ruolo di uno spazio vuoto ma organizzato, a disposizione dei contenuti di chi vuole mettersi in gioco, produrre, abitare società e cultura. Oggi la piattaforma è arrivata a quasi 100 contenuti culturali, spesso accompagnati da riflessioni legate allo strano tempo di isolamento, raccolte nella sezione “bulletin”.
«Utilizzato da molte istituzioni e operatori della cultura, – continua Marasca – il digitale ha, nel caso de La Mole, contribuito a rafforzare una traiettoria ambiziosa, che la sta portando ad essere riconosciuta soggetto e sistema di cultura nel Paese: a quasi 40 giorni dall’avvio della piattaforma, il senso di comunità che si è creato attorno all’iniziativa e la risposta degli operatori culturali che hanno l’occasione di tradurre qui il proprio desiderio di esserci, pensando già al dopo, e a come questo dopo sarà, fanno lecitamente pensare che il soggetto Mole abbia come caratteristiche principali quelle di saper curare legami e connettere comunità, avvicinando operatori esperti, artisti, cittadine e cittadini, giovani e giovanissimi».
Operatori privati e associazioni, istituzioni culturali come il Museo Omero, i Musei Civici, la Biblioteca e il Teatro, singoli artisti, giovani spinti dal desiderio di mettersi in gioco, «danno fattivamente prova di reciproco sostegno tra i protagonisti della vita culturale cittadina. La cultura è la membrana attraverso cui passa la nostra intera vita, significa le cose e filtra sensazioni, pensieri, tempi del quotidiano, dell’ordinario e dello straordinario. E se gli spazi fisici non possono ora ospitare, se quell’orizzonte ora viene a mancarci, non è detto che la membrana smetta di filtrare, anzi. In uno dei primi contributi accolti nella piattaforma è stato detto: “Ci si può fermare senza stare fermi”. La Mole si è fermata, ma non è affatto stata ferma».
Gli accessi al sito registrano un costante aumento e un innalzamento del tempo di permanenza, «segno della pregnanza e del valore dei contenuti accolti. Anche sui social il progetto Cultura Presente è riconoscibile e premiato da un alto indice di attenzione, con un significativo aumento anche delle interazioni su Facebook». Cultura Presente mette a disposizione delle istituzioni culturali, dei musei, dei teatri, dei festival, degli operatori e delle associazioni uno spazio digitale, che ha lo scopo di continuare una programmazione di attività artistiche e culturali e dare voce a tanti per far sì che, anche a distanza, si senta la comunità, il legame. Per dialogare con la redazione, richiedere informazioni o suggerimenti è disponibile l’indirizzo presente@lamoleancona.it. Lo staff è a disposizione per l’ottimizzazione e la pubblicazione dei contenuti secondo il piano editoriale. La piattaforma non è dedicata alla pubblicizzazione di eventi né a promozioni commerciali.
«Ogni giorno siamo più vicini ad un cosiddetto ritorno alla normalità – spiega Marasca – ma Cultura Presente è pronta ad evolversi e a rafforzare le potenzialità della Mole come soggetto culturale simbolo del tessuto della città. In questa ottica, il progetto, finanziato dalla Fondazione Cariverona attraverso il bando Valore Territorio, dimostra la sua capacità di avere a che fare con la realtà, e con il tempo in cui è coinvolto».