Ancona-Osimo

Sottrae 100mila euro dagli sportelli Atm, denunciato un tecnico dei bancomat

L'operazione della Polizia Postale "Remote Atm" si è conclusa con la confessione del quarantenne che ha ammesso di aver sottratto il denaro per far fronte ai debiti di gioco

ANCONA- Tecnico informatico e addetto alla manutenzione dei bancomat sottrae denaro per oltre 100 mila euro dagli sportelli automatici Atm per far fronte ai debiti di gioco, denunciato un quarantenne. Si è conclusa, con la confessione dell’indagato, “Remote Atm”, l’operazione della Polizia Postale  coordinata dal Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Ancona dott. Ruggiero Dicuonzo.

Le indagini hanno preso avvio nel 2015 a seguito di segnalazioni di ammanchi di denaro contante dagli Atm di alcuni istituti bancari di Ancona e Macerata avvenuti tra il 2012 e il 2014. La Polizia Postale analizzando il disco rigido contenuto nello sportello Atm, ha riscontrato tracce relative ad alcuni accessi da remoto. L’indirizzo IP utilizzato dalla postazione remota era privato e appartenente alla rete gestita dalla società che eroga i servizi informatici agli istituti bancari in questione. Gli investigatori sono così risaliti alla postazione informatica di  uno dei due tecnici che curano la manutenzione degli Atm per conto della società.

L’hacker aveva collegato un PC alla stessa intranet degli ATM di varie banche tramite il software TeamViewer. Poi utilizzando il software VNC installato sul pc, riusciva a controllare in remoto l’ATM e procedere all’erogazione del denaro. Durante gli interventi le bocchette di erogazione del contante rimanevano facilmente accessibili al tecnico dall’interno del locale dove sono posti gli ATM privi di videosorveglianza. Inoltre, i tabulati delle celle telefoniche interessate alle macchine dove erano stati riscontrati gli ammanchi di denaro e i dati relativi alla percorrenza autostradale registrati dal Telepass, hanno fornito ulteriori riscontri investigativi che hanno inchiodato il quarantenne.

Durante la perquisizione domiciliare è stato sequestrato il disco rigido del suo pc portatile dove sono state trovate tracce relative all’utilizzo dello strumento di controllo remoto, nelle date e orari di inizio e fine delle sessioni, anche dell’account di sistema dell’utilizzatore e della modalità di utilizzo. In particolare, è emersa la corrispondenza  tra le date di utilizzo del software di controllo remoto e quelle in cui si sono stati segnalati alcuni degli ammanchi. Durante l’interrogatorio, richiesto dallo stesso indagato, il tecnico ha ammesso tutte le sue responsabilità motivate dalla necessità di far fronte ad impellenti debiti di gioco. L’uomo oltre ad esser stato denunciato è stato anche licenziato dall’azienda per cui lavorava.