ANCONA – Nessuna autopsia ma solo accertamenti diagnostici per capire i motivi del malore fatale costato la vita a Roberto Mancini, il tecnico dell’università di Ingegneria morto ieri a Casine di Paterno (leggi l’articolo), all’età di 54 anni. L’uomo, appassionato di bicicletta, godeva infatti ottima salute e non soffriva di nessuna patologia nota al medico di famiglia e ai suoi stessi parenti. Gli accertamenti, non disposti dalla Procura che ha restituito la salma ai familiari non ponendo dubbi sul fatto che si è trattato di una morte naturale, saranno effettuati domani pomeriggio e potranno solo aggiungere se il 54enne aveva una patologia non riscontrata che ha causato il malore mentre pedalava in sella alla sua bici. Salvo cambiamenti dettati dai riscontri medici in programma, il funerale è stato fissato per mercoledì (11 aprile), a cura dell’impresa funebre Tabossi, alle 14.15, alla chiesa dei Cappuccini.
Mancini ieri era uscito per una pedalata domenicale in compagnia di amici quando, attorno alle 12, è stato colto da un malore che lo ha mandato in arresto cardiaco. Il gruppo si trovava lungo la strada provinciale del Vallone che collega Torrette con Casine di Paterno. Sabato era stato il suo compleanno.