ANCONA – Il disegno di legge, che apre al terzo mandato dei Sindaci nei Comuni fino a 5mila abitanti, è stato approvato dal Senato e permetterà le ricandidature già alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno. Il Senato ha approvato la norma a larga maggioranza e il testo di legge proposto dall’Anci eleva il limite del triplo mandato ai 5520 Comuni sino a 5.000 abitanti, dai 3.000 che era passato in un precedente provvedimento.
«Si tratta di un primo risultato ma la proposta dell’Anci riguardava l’estensione per tutti i comuni – ha ricordato la Presidente di Anci Marche Valeria Mancinelli che aveva posto recentemente il tema nel corso di un recente in un incontro dei sindaci di Anci Marche con l’On. Roberto Pella, Vice Presidente Vicario di ANCI – e su questo continueremo a lavorare convinti della necessità di estendere il provvedimento».
Tra le questioni discusse anche la difficoltà di reperire candidati ad un ruolo con grandi responsabilità. Il tempismo del Parlamento è opportuno perché il nuovo limite di abitanti potrà essere applicato sin dalle prossime elezioni comunaliche si terranno il 12 giugno e consentirà, ai Sindaci in carica per la seconda volta, di riproporre la propria candidatura. Nelle Marche i comuni al voto saranno 17.
«Il sindaco è un punto di riferimento per le nostre comunità, fondamentale per accrescere la fiducia nelle istituzioni – ha aggiunto la Presidente Mancinelli -. I Comuni svolgono un ruolo chiave nelle politiche di gestione delle aree interne per contrastare lo spopolamento e lavorare allo sviluppo ma, non ultimo, svolgono un ruolo di collante della comunità indispensabile».
Anci è al lavoro per ridurre le incombenze burocratiche per gli enti più piccoli: «Nei piccoli comuni – ricorda la Presidente di Anci Marche – il Sindaco continua quasi sempre a svolgere la sua professione e non ha personale a disposizione per far funzionare rapidamente la macchina comunale. Per questo è fondamentale liberare energie per orientarle verso gli obiettivi di mandato e di servizio ai cittadini», ha concluso.