Ancona-Osimo

Testimonianze e aneddoti storici, presentato il “Diario osimano”

E’ stato inserito nella collana dei “Quaderni del Consiglio regionale delle Marche”. Soddisfatto il presidente del Consiglio regionale Dino Latini

OSIMO – E’ stato presentato al teatro La nuova fenice di Osimo il “Diario osimano” di Massimo Morroni, studio tra l’altro dal quale è emerso il conferimento della cittadinanza onoraria a Mussolini nel 1924 da parte dell’allora sindaco Gallo. E’ stato inserito nella collana dei “Quaderni del Consiglio regionale delle Marche”.

Proprio il presidente del Consiglio regionale Dino Latini afferma: «Il nostro obiettivo, come istituzione pubblica, è quello di offrire ai cittadini un’opportunità per comprendere meglio il passato del paese in cui vivono, fornendo loro una prospettiva più ampia sul loro patrimonio culturale e storico. Siamo convinti che la conoscenza della storia del nostro paese sia fondamentale per comprendere il nostro presente e per orientare il nostro futuro. Questo lavoro, frutto di una ricerca accurata e appassionata, è dedicato alla storia di un paese della nostra Regione, Osimo, e racconta un periodo finora poco esplorato dalla storiografia locale. In questo libro vengono raccontati gli avvenimenti storici di una comunità che, come molte altre, ha vissuto i conflitti delle due guerre mondiali e le conseguenze che hanno avuto sulla vita locale».

Il fatto che il libro rappresenti un’opera inedita sulla storia locale, lo rende particolarmente interessante per gli studiosi della storia e della sociologia, ma anche per coloro che si interessano alle vicende della propria comunità e vogliono conoscerne più approfonditamente il passato. «Esso è frutto di un lavoro di ricerca e di studio che si è protratto per diversi anni, durante i quali è stato possibile raccogliere una quantità di documenti e testimonianze che hanno permesso di ricostruire in modo preciso e dettagliato la vita del paese in quel periodo. Si tratta di un resoconto completo che tocca ogni aspetto di Osimo, dalle vicende politiche a quelle amministrative, dalle attività sindacali a quelle culturali, economiche, scolastiche, sportive, teatrali, musicali, artistiche, religiose, assistenziali e associative. Non mancano poi le cronache minute e le descrizioni dei riflessi delle guerre sulla vita del paese, elementi che contribuiscono a rendere ancora più interessante e appassionante la lettura del libro».

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