ANCONA – Il pronto soccorso e la medicina d’urgenza di Torrette si riorganizzano per fronteggiare l’attesa nuova ondata di accessi e ricoveri per coronavirus. Nell’ambito del reparto di medicina d’urgenza sono previsti interventi per separare i percorsi interni, suddividendo l’area covid, dalla degenza ordinaria e dalle aree dove operano i medici. Interventi di edilizia leggera che, mettendo a frutto l’esperienza dei mesi più bui della pandemia, consentiranno di riorganizzare gli spazi in maniera ottimale, separando i percorsi covid dai non covid.
Anche al pronto soccorso è allo studio una riorganizzazione degli spazi con una diversa distribuzione dei percorsi Covid e non Covid, che porterà a un incremento nel numero dei posti dedicati all’attesa e alle cure emergenziali. Ma in vista c’è anche una riorganizzazione più ampia del reparto, frenata tuttavia dalla pandemia, dal momento che per l’esecuzione dei lavori una parte del pronto soccorso verrebbe sottratta all’operatività e con la pandemia in atto, la direzione ospedaliera ha preferito rimandare i lavori in modo da avere disponibilità del reparto al massimo delle sue potenzialità.
Il nuovo progetto porterà alla realizzazione di una emergency room con 5 posti letto monitorati, dove poter eseguire interventi chirurgici sui pazienti ancora al pronto soccorso, prima dell’accesso al blocco operatorio. I lavori sono già stati affidati, ma si attende appunto il superamento della pandemia. Inoltre verrà realizzata una nuova rampa d’accesso al pronto soccorso che porterà fino alla camera calda, dedicata alle ambulanze, affianco all’accesso attuale che verrà chiuso per eseguire i collegamenti per il nuovo ospedale Salesi.
«La direzione ospedaliera nel suo complesso sta contemperando alle esigenze di fornire l’assistenza ai pazienti Codiv anche nell’area emergenza – spiega il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona, Antonello Maraldo – con la contemporanea esigenza di non snaturare la vocazione di Torrette di essere ospedale regionale nonché sede di Dea di secondo livello. Ci prepariamo ad un assetto selettivo per potenziare le attività di elezione». L’obiettivo è quello di non paralizzare il blocco operatorio, come avvenuto (ad eccezione delle urgenze), tra marzo e aprile con l’ondata di ricoveri.
Intanto venerdì mattina, 9 ottobre, ci sarà il taglio del nastro della nuova Obi, l’area di Osservazione breve intensiva, che potenzierà ulteriormente lo spazio dedicato alle urgenze.