Ancona-Osimo

Torrette, al via l’officina trasfusionale e l’ampliamento del Pronto Soccorso. 300 metri quadri in più

I lavori riguarderanno l’area di Osservazione Breve Intensiva. I nuovi spazi saranno pronti per la primavera 2020. Sull’officina trasfusionale, il direttore generale Caporossi: «Si completerà il percorso mirato a dare ai cittadini la certezza dell’omogeneità e la standardizzazione di tutto il processo»

L'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona

ANCONA – Ristrutturazione del Pronto Soccorso e realizzazione di una officina trasfusionale per la produzione di emoderivati e plasma. L’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona ha pubblicato oggi, 19 aprile, una determina che da il via libera a queste due importanti novità.

Per quanto riguarda il Pronto Soccorso verrà ampliato del 10% con la realizzazione di 300 metri quadri in più nell’area OBI, Osservazione Breve Intensiva. La direzione ospedaliera ha firmato l’atto di affidamento dei lavori alla Siram che dovrà consegnare entro il 31 agosto 2 progetti esecutivi per l’ampliamento del Pronto Soccorso. Nelle intenzioni dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, affidare i lavori dal 1 ottobre per avere il nuovo Pronto Soccorso entro la primavera del 2020.

Nella stessa determina la direzione ospedaliera ha deliberato la realizzazione di un’officina trasfusionale regionale per la produzione di emoderivati e plasma.

Michele Caporossi, direttore generale Azienda Ospedali Riuniti
Michele Caporossi, direttore generale Azienda Ospedali Riuniti di Ancona

«L’annoso problema dell’inadeguatezza strutturale del Pronto Soccorso di secondo livello, potrà, una volta realizzati i nuovi spazi, essere in parte risolto – ha commentato il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi – . Abbiamo individuato procedure che ci faranno conseguire questo risultato entro la prossima primavera 2020».

Antonello Maraldo, direttore amministrativo Azienda Ospedali Riuniti di Ancona

Esprime soddisfazione per il percorso amministrativo seguito il direttore amministrativo dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, Antonello Maraldo: «Ringrazio gli uffici per l’individuazione delle soluzioni giuridiche proposte e compatibili con il contratto in essere che permetteranno in tempi brevi e con una rilevante percentuale di sconto sui prezzari di realizzare due opere strategiche».

Lavori necessari, quelli al Pronto Soccorso, visto che nel 2018 gli accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Torrette sono cresciuti di oltre il 10% arrivando a punte di 58mila.  Come evidenziato dal primario della Medicina d’Urgenza, Aldo Salvi, sono aumentati anche i pazienti che rimangono oltre le 4-6 ore, rendendo appunto urgente l’ampliamento dell’Osservazione Breve Intensiva. «Questi pazienti valicano spesso più di due turni – dichiara il primario secondo quanto riportato nella determina 344 DG – quindi vengono assistiti da 3-4 medici in sequenza con grande rischio di perdita della continuità assistenziale da una parte e con enorme distrazione di risorse e spazi all’attività di Pronto Soccorso vera e propria dall’altra, ma anche con disagio per i pazienti che, ad esempio, non ricevono assistenza alberghiera e spesso rimangono senza mangiare per ore».
«L’officina trasfusionale delle Marche sarà l’ultimo tassello di quel grande processo di razionalizzazione iniziato tanti anni or sono dal grande compianto dottor Mario Piani che vede nel Dipartimento interaziendale Regionale di Medicina Trasfusionale (DIRMT), localizzato a Torrette, il suo punto di governo centrale – prosegue Caporossi – si completerà il percorso mirato a dare ai cittadini la certezza dell’omogeneità e la standardizzazione di tutto il processo, dalla raccolta alla lavorazione del sangue. Le Marche sono state antesignane di un modello che ha già riportato chiari e riconosciuti successi scientifici e gestionali».