ANCONA – Bufera su Torrette, fra problemi di personale e polemiche varie. «Questo ospedale cura tutti», le parole di Gozzini. Secondo lui, «la situazione è sotto controllo. Nessun problema serio di personale». Interviene il direttore generale Marco Armando Gozzini, che ha indetto stamattina una conferenza stampa proprio nella cittadella ospedaliera di Torrette, in via Conca. In arrivo nuovo personale e occhio ai grandi numeri. Gozzini, seduto accanto a Cinzia Cocco, il direttore amministrativo – nonché presidente della Fondazione Ospedale Salesi – e Claudio Martini, il direttore sanitario: «Sono in arrivo ben 54 infermieri, che ci consentiranno di coprire i turni che servono e mantenere un livello di attività tale da garantire i livelli precedenti. Viviamo ancora nel post-Covid – il commento del direttore – quindi l’attività non è mai tornata la stessa. Ma ciò accade in tutti gli ospedali, è un problema italiano. Pian pianino, recupereremo tutte le attività. Le sale operatorie sono in incremento, da 14 a 17 sedute quotidiane».
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Il dg ha fatto sapere come per il prossimo anno si preveda un aumento anche delle operazioni chirurgiche, che potrebbero sfiorare quota 17mila. Al momento, se ne registrano 16.824. Novanta in tutto le stabilizzazioni di personale, «fra cui settanta già dipendenti» e venti nuove assunzioni.
In termini di spazi, se da un lato è stata evidenziata la possibilità di un Centro per la Medicina dello Sport, dall’altra si è paventata la probabilità di vedere finalmente sbloccate le oltre trenta (34 per la precisione) sale ibride «dopo sette-otto anni. Metteremo la differenza in termini economici», la riflessione.
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All’Ospedale pediatrico Salesi di via Corridoni, che tra l’altro dovrebbe essere trasferito in via Conca, a Torrette, si prevede l’arrivo di tre medici da destinare all’Ematologia pediatrica, clinica per il diabete e i disturbi comportamentali.
Sulle varie polemiche sollevate dalla stampa nei giorni scorsi, di una fra tutte si era occupato il Corriere Adriatico: pare che i vertici di Torrette abbiano bacchettato – per così dire – i dipendenti che avrebbero sì potuto bere il caffè ma limitando la sosta, per non creare ritardi ai lavori quotidiani.
Gozzini, su questo, ha glissato e chiarito: «Nessuna ordinanza, diramiamo dei regolamenti. Bevete pure il caffè in serenità, ma usiamo il buon senso e osserviamo le regole». «Questo è un ospedale che sui numeri tiene. Un ospedale con cinquanta cantieri al suo interno. Nell’epoca del post-Covid nulla è tornato come prima, è successo in Italia e in Europa, è sicuramente un aspetto da affrontare sul piano sociosanitario», ha ribadito.
Quindi, ha parlato delle ferie: se il loro smaltimento possa incidere sull’attività? « Le ferie sono obbligatorie – ha risposto ai cronisti il dg – e come tali regolamentate a livello nazionale. Nei diciotto mesi successivi devono essere fatte. È un problema di bilancio ottenerle, soprattutto quando i dipendenti poi si licenziano, vanno in altre strutture, bisogna mettere in linea e contabilizzarle. Questo è programmabile, va rammentato di fare le ferie. Non solo un obbligo ma anche un benessere di chi lavora fare le ferie. E chiaramente poi questo numero di ferie deve essere evitato che finisca in quella contabilizzazione economica che dicevo e che crea danni erariali», le parole del dg.
In aumento anche «le attività che abbiamo pensato di fare fuori sede, quindi facendole come azienda ospedaliera coi nostri primari presso alcuni enti esterni, questo consente non solo di dare il know-how in una sorta di co-marketing in cui Torrette è riconosciuto brand nazionale, può essere d’aiuto ovviamente anche perché certe prestazioni a livello complesso si fanno solo qua e possono anche cedute nel tempo ad aziende esterne».