ANCONA – Sono una media di due al giorno i pazienti positivi al Covid-19 che ormai quotidianamente arrivano all’attenzione dei sanitari del Pronto Soccorso di Torrette. Il 9 agosto la giornata più critica dell’ultimo periodo con 5 accessi complessivi, tutti positivi al virus, 3 dei quali arrivati nella notte e altri 2 nel corso della giornata.
Uno solo di questi pazienti è stato ricoverato, mentre un altro è stato inviato al Covid Hotel di Gabicce. «Dalla seconda metà di luglio c’è stato un incremento dei casi – spiega il primario del Pronto Soccorso di Torrette, Susanna Contucci – fortunatamente non sono numeri esagerati come in passato, ma abbiamo ripreso a vedere una media di due pazienti al giorno positivi al virus».
La maggior parte dei nuovi positivi sono giovani ventenni, ma ci sono anche alcuni 50enni e 60enni, «la quasi totalità sono non vaccinati, eccetto un caso di una persona che aveva ricevuto una sola dose, e di un’altra con ciclo vaccinale completo ma immuno-depressa» e dunque ad alto rischio. Nella giornata di ieri è arrivato all’attenzione dei sanitari anche un 18enne sbarcato da un traghetto al porto di Ancona e risultato positivo al virus, neanche lui era vaccinato.
Molti di questi pazienti rientrano dalle vacanze, ma le loro condizioni fortunatamente sono abbastanza buone: «Alcuni sono in c-pap (ventilazione non invasiva, ndr) – spiega -, altri hanno il casco per l’ossigenazione, ma nessuno di loro necessità di terapia intensiva né rianimazione».
Secondo il primario ci sarà un ulteriore incremento da qui alle prossime due settimane. «Dopo Ferragosto ci aspettiamo un bell’aumento per effetto di viaggi e vacanze. Stiamo vedendo che anche il lavoro delle Usca è cresciuto e stanno svolgendo molti più servizi rispetto al mese precedente. È importante continuare a coinvolgere chi non ha voluto ancora vaccinarsi: il vaccino funziona – osserva – e chi ha completato il ciclo, se contrae la malattia, se la cava con un raffreddore nella maggior parte dei casi».
«Per ora reggiamo bene» prosegue il primario, nel sottolineare che il lavoro del Pronto Soccorso è ripreso ormai a pieno regime e registra «una quantità di accessi impressionante» legato ad altre patologie, non covid. «Abbiamo una media di 150-180 accessi al giorno, con molti codici rossi per traumi che giungono da tutta la regione, ma un 50-60% degli accessi sono codici bianchi e verdi che non dovrebbero arrivare al Pronto Soccorso».
Per il resto una parte preponderante del lavoro continua ad arrivare dalla piccola traumatologia e soprattutto dagli anziani, molti per patologie croniche, altri per malori da caldo «favoriti dalle alte temperature che raramente abbiamo registrato per periodi così lunghi; arrivano disidratati, con insufficienze renali e scompensi».