ANCONA – Sono iniziate poco fa le autopsie sui corpi delle sei vittime della tragedia di Corinaldo. Gli esami, condotti dal dottor Manuel Papi, andranno avanti ad oltranza per tutta la giornata fino al completamento di tutte le indagini autoptiche sui corpi dei cinque ragazzi e della mamma. I funerali con tutta probabilità si terranno tra le giornate di domani e sabato.
Intanto continuano a migliorare le condizioni di salute dei feriti e il direttore degli Ospedali Riuniti di Ancona Michele Caporossi ha inviato una lettera aperta per ringraziare medici, infermieri, operatori sanitari e personale per l’ottimo lavoro svolto dalla struttura, sia durante la fase di emergenza che durante l’assistenza dei feriti nei reparti.
«Un ringraziamento quindi a tutti – scrive il direttore generale – alla Direzione medica ospedaliera (Dmo) che ha guidato efficacemente l’unità di crisi ed agli stessi suoi componenti, che sono intervenuti fin dai primi momenti dell’emergenza. Esprimo gratitudine verso il Dipartimento di Scienze radiologiche, il blocco operatorio e tutti i reparti medici e chirurgici. Un segno di riconoscenza va al dipartimento di emergenza, con particolare riguardo al Pronto Soccorso e alle rianimazioni.
Ancora un ringraziamento al servizio di Psicologia ed a tutti gli altri servizi dell’ospedale.
Impossibile – prosegue – non citare inoltre l’attività della Medicina Legale e del personale della Camera mortuaria che in queste ore continua ad operare in condizioni straordinarie ed il costante contributo dell’URP che, insieme alla Direzione Medica Ospedaliera, ha coordinato il rapporto con gli organi di stampa e tutta l’opinione pubblica in generale, in quella difficile fase.
Una particolare riconoscenza va al personale dell’Usocev (ex sorveglianti) che ha fornito un supporto operativo eccezionale e instancabile».
Che conclude. «Infine un abbraccio a tutti i volontari che senza aspettare istruzioni si sono precipitati in ospedale per fornire il proprio contributo a dimostrazione che i mestieri non sono tutti uguali e che la carità e lo spirito di servizio sono ancora valori fondamentali nella nostra società. Qualcun altro prima di me ha detto “due sono le cose che non compaiono nel bilancio di un’impresa: la sua reputazione e i suoi uomini”. Ed è quindi a tutti voi, medici, infermieri e a tutti gli altri professionisti della salute che va il mio sostegno, la mia solidarietà, il mio ringraziamento».