Ancona-Osimo

Trasporti eccezionali al porto di Ancona: dal primo gennaio autorizzazioni digitali

Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale ha firmato un’ordinanza che introduce il permesso telematico per circolare nelle aree portuali. Dal prossimo anno in vigore la nuova normativa mondiale sulle emissioni navali

ANCONADal primo gennaio 2020 i veicoli con trasporti eccezionali, con o senza carico a bordo, potranno accedere e circolare nelle aree portuali di Ancona e Ortona solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione telematica al transito che sostituirà quella cartacea, che sarà valida fino al 31 dicembre 2019.

Lo prevede un’ordinanza del presidente Rodolfo Giampieri e si tratta di un’innovazione che completa il quadro di informatizzazione per il rilascio delle autorizzazioni digitali per l’accesso e il transito dei mezzi e che consente il controllo puntuale sulla circolazione in porto, in totale sicurezza e con velocità e precisione di esecuzione. Un sistema informatizzato che viene realizzato in collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni che operano in ambito portuale, Capitaneria di porto, Guardia di finanza, Polizia di Stato e Agenzia dei Monopoli e delle Dogane.

Non solo. Il primo gennaio 2020 entrerà in vigore la nuova normativa mondiale Imo-International maritime organization 2020 sulle emissioni navali, ed è già trascorso un anno dall’accordo volontario “Ancona blue agreement”, dedicato alla tematica della qualità dell’aria nella realtà portuale, promosso dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale e dalla Capitaneria di porto di Ancona come ponte verso l’applicazione della nuova normativa mondiale. L’accordo che, ha anticipato i contenuti della nuova normativa, era stato sottoscritto il 30 novembre 2018 dai rappresentanti di quattro compagnie: Adria Ferries, Jadrolinija, Superfast Ferries-Blue Star Ferries, Snav. Con la firma di questo accordo, valido fino al 31 dicembre 2019, gli armatori e le compagnie di navigazione traghetti, in collaborazione con le agenzie marittime, si sono impegnati a far funzionare i motori principali e ausiliari delle navi con combustibile per uso marittimo con un tenore di zolfo non superiore allo 0,1% dall’ultimazione della manovra di ormeggio in porto e fino alla partenza e all’uscita dallo scalo, rispetto all’1,5% previsto dall’attuale legge.

L’accordo “Ancona blue agreement” ha così anticipato la direttiva europea 2020 che prevede che tutte le navi, dall’1 gennaio 2020, utilizzino in navigazione in mare aperto, in manovra e all’interno dei porti, carburanti con tenore di zolfo inferiore allo 0,5%. Qualora la sosta in porto, secondo gli orari preventivamente resi noti al pubblico, dovesse superare le due ore dovranno, ultimate le manovre di ormeggio, le navi dovranno utilizzare carburanti con un tenore di zolfo non superiore allo 0,1%. In vista dell’entrata in vigore di questa normativa, le sei compagnie di navigazione dei traghetti hanno comunicato di essere pronte a mettere in atto una serie di interventi.

Contrammiraglio Enrico Moretti, Direttore Marittimo delle Marche

«Il rispetto delle previsioni normative in vigore dall’1 gennaio 2020, anticipate dall’Ancona blu agreement del novembre 2018, consentirà di avere un sensibile miglioramento della qualità dell’aria nell’ambito portuale e quindi cittadino – dichiara il contrammiraglio Enrico Moretti, Comandante del porto di Ancona -, ovviamente non diminuirà l’attenzione da parte nostra, con controlli che saranno effettuati sia sulle certificazioni che le singole navi devono avere con riferimento al fuel e agli scrubber sia sul corretto funzionamento dei dispositivi di abbattimento dei fumi. A parte questo aspetto, mi preme evidenziare il forte clima di collaborazione fra tutti i soggetti, tanto pubblici che privati, che hanno già da un anno a questa parte dimostrato di fare della sostenibilità un obiettivo necessario da perseguire e possibile da raggiungere».

Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Centrale

«È sempre costante e coerente l’impegno per la sostenibilità ambientale nel porto di Ancona – afferma Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di sistema portuale -, i risultati dell’accordo volontario Ancona blue agreement, promosso da Autorità portuale e Capitaneria di porto, sono più che incoraggianti grazie all’impegno e alla responsabilità da parte degli armatori e delle compagnie di navigazione che, ad oggi, sono già pronte per affrontare il nuovo orizzonte 2020. La sostenibilità è, infatti, un fattore determinante per la competitività delle aziende di un porto contemporaneo che crede nel futuro ed è soprattutto un elemento prioritario e di massima attenzione nel rapporto fra il porto e la città».

SCHEDE SU APPLICAZIONE NORMA UE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE