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Trasporto scolastico a Falconara, il Comune: «La Tundo dovrà farsi carico del maggior esborso»

La risposta arriva ad un capogruppo di opposizione, che aveva lamentato una spesa superiore per riaffidare l’incarico ad un’altra ditta. Ecco il fatto

Uno scuolabus a Falconara

FALCONARA – «Dovrà essere la Tundo, in base al contratto, a farsi carico del maggior esborso che il Comune deve sostenere per garantire il trasporto scolastico, organizzato in emergenza». È quanto riferisce l’amministrazione comunale in replica ad un capogruppo di opposizione, che aveva lamentato un aumento di costi nel riaffidamento del servizio ad un’altra ditta, la Fratarcangeli, che era presente fino a qualche mese prima ed è tornata – con urgenza – pienamente operativa dopo le inadempienze della Tundo.

«Ancor prima di affidare a Fratarcangeli il servizio di scuolabus – sottolineano dal Castello – dopo la defezione improvvisa della stessa Tundo, il Comune si è infatti assicurato che sarebbe stata l’azienda inadempiente a coprire il rincaro. Già dal 15 settembre la questione è stata affrontata con i referenti regionali ed è stata formalizzata il 4 ottobre scorso, quando l’ufficio Scuola del Comune ha comunicato alla Regione Marche la maggior spesa che l’ente sta sostenendo e che ai sensi del capitolato tecnico dovrà essere addebitato alla Tundo Spa, anche mediante la cauzione prevista dalla normativa. Quello che oggi propone un consigliere di opposizione era stato già intrapreso dall’amministrazione comunale un mese prima».

La maggioranza replica anche sul “Piano B” che parte della minoranza aveva imputato al Comune di non possedere per ovviare ai problemi con la Tundo, individuando un’azienda di trasporto alternativa da subito e senza lasciare, seppure per poco tempo, gli studenti privi degli scuolabus: «L’amministrazione ricorda che non sarebbe stato possibile procedere a un nuovo bando o a un affidamento diretto – aggiungono -. Il contratto con Tundo era infatti in vigore e non si poteva annullare sulla base di notizie di stampa o di indiscrezioni da fonti sindacali», ribadendo che dal Castello avrebbero dovuto attenersi soltanto alle carte e ai documenti ufficiali, apparsi in regola fino a 12 ore dall’avvio del servizio. L’ente, di recente, ha anche comunicato la volontà di intraprendere le vie legali nei confronti della Tundo, per le inadempienze e i problemi creati.