Ancona-Osimo

Tre minuti per l’assalto alla gioielleria del Grotte Center: sei arresti, due complici hanno le ore contate

I carabinieri della Compagnia di Osimo, che hanno coordinato una vera e propria azione militare, hanno individuato i due componenti della banda che mancano all'appello: uno è stato già identificato mentre l’altro è ricercato in stato di irreperibilità

CAMERANO- Dopo un inseguimento da film durato 12 ore e quaranta carabinieri in azione che hanno rastrellato il territorio da Senigallia a Porto Recanati, sono finiti in manette sei degli otto componenti della pericolosa banda rom che nella notte tra il 6 e il 7 settembre hanno assaltato la gioielleria Blue Spirt all’interno del centro commerciale Grotte Center, a Camerano. I due complici che mancano all’appello hanno però le ore contate. I carabinieri della Compagnia di Osimo, che hanno coordinato una vera e propria azione militare, li hanno individuati: uno è stato già identificato mentre l’altro è ricercato in stato di irreperibilità. I sei arrestati, tutti romeni tra i 20 e i 28 anni, si trovano ora rinchiusi presso la Casa Circondariale di Montacuto in attesa dell’udienza di convalida di lunedì. I reati contestati sono furto aggravato in concorso e resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale aggravate. Durante l’inseguimento infatti, un carabiniere della Stazione di Castelfidardo si è aggrappato a un ladro che divincolandosi lo ha fatto cadere. Il militare si è rotto un braccio e per lui la prognosi è di 30 giorni.

A finire in manette: Marian Doru Cretu, capobanda con numerosi precedenti alle spalle, residente a Osnago (LC); Marius Constantin Casian residente a Roma; l’autista della banda Bogdan Stefan Dascalu residente a Roma; Albert Costel Fandarac senza fissa dimora; Claudiu Ionut Danila senza fissa dimora e Dragos Gabriel Coman senza fissa dimora. La banda arrivata a inizio mese nelle Marche prediligeva le gioiellerie all’interno dei centri commerciali vicino alle uscite dell’A14. Dei veri e propri professionisti dei furti che agivano di notte, tra le due e le tre per poi scomparire con mezzi “puliti”. È molto probabile infatti che prima di entrare in azione abbiano fatto dei sopralluoghi. Per il colpo al Grotte Center sono stati impiegati solo tre minuti. Tre minuti per scardinare serrande e  porte, travisare i gioielli e riempire quattro zaini. Inoltre, quando i carabinieri della Compagnia di Osimo sono giunti sul posto, i malviventi sapevano dove e come fuggire.

I dettagli dell’operazione condotta dai Carabinieri di Osimo in collaborazione con le compagnie di Senigallia, Ancona e Alba Adriatica, sono stati illustrati questa mattina (8 settembre) in conferenza stampa dal Magg. Raffaele Conforti, alla guida della Compagnia di Osimo, e dal Lgten. Luciano Almiento, comandante del N.O.R.M. osimano.

I FATTI- La banda di rom entra in azione al Grotte Center alle 2 di notte. Otto persone travisate con felpe e cappucci scuri vengono immortalate dalle telecamere di videosorveglianza mentre scavalcano la rete di recinzione dell’ipermercato. Uno di loro fa da “palo” mentre gli altri sette a piedi si dirigono verso l’entrata principale armati di piede di porco e di due pali di ferro. Riescono a scardinare la saracinesca dell’ingresso centrale del centro commerciale e, una volta all’interno, scardinano la saracinesca della gioielleria “BLUE SPIRIT”. Penetrati nel negozio di preziosi fanno razzia di diamanti, oro, argento e orologi. Sfondano le vetrine e le teche della gioielleria infrangendole in mille pezzi. Arraffano i gioielli e li infilano in quattro zaini.  Il danno è di 120 mila euro. I malviventi cercano di uscire dalla stessa porta da dove sono entrati, ma giunti nei pressi dell’ingresso vengono scoperti dai carabinieri, arrivati sul posto non appena scattato l’allarme. Inizia una vera e propria caccia all’uomo: i ladri fuggono all’interno del centro commerciale inseguiti dai militari. Alcuni vengono afferrati ma riescono a divincolarsi e la banda scappa da una porta antipanico e si dilegua nei campi approfittando del buio.

I banditi abbandonano tra i canneti quasi tutta la refurtiva del valore di oltre 20 mila euro. Recuperata è stata riconsegnata successivamente alla proprietaria. La zona di campagna dietro il Grotte Center viene cinturata riuscendo a precludere tutte le vie di fuga possibili. I ladri cercano di uscire dalle sterpaglie per provare a fuggire ma sono costretti a desistere per la folta presenza dei carabinieri. Con il passare delle ore, i malviventi abbandonano felpe e cappucci. Alle prime luci dell’alba vengono visti in faccia e riconosciuti poi durante le fasi dell’arresto. Due di loro riescono a scavalcare la rete di recinzione a margine dell’A/14 e raggiunta l’autostrada vengono caricati da una Fiat Croma di colore blu, condotta da un complice. L’autista, Dascalu, dopo aver fatto salire i due uomini si è diretto precipitosamente verso Sud. Allertati tutti i Comandi Compagnia lungo la tratta autostradale, il veicolo viene bloccato ad Alba Adriatica. I carabinieri del radiomobile identificano il conducente e lasciato andare si rimette in marcia con l’auto. Alle 14 la Fiat Croma viene individuata nuovamente in A/14, questa volta in direzione Nord. Si ferma al margine della corsia di emergenza all’altezza del km 233. In questo punto, dalle sterpaglie escono cinque componenti della banda. Tre di loro ricevono dall’autista del denaro per comprare il biglietto del treno e spariscono tra le sterpaglie. Gli altri due complici invece salgono in macchina. La Fiat Croma riparte a tutta velocità in direzione nord. Inseguita, è stata bloccata in autostrada subito dopo l’uscita di Montemarciano. I tre ladri appiedati sono stati bloccati nei pressi della stazione ferroviaria di Osimo Stazione. I sei banditi vengono arrestati. Nel corso delle perquisizioni personali, il capo della banda, Cretu, è stato trovato in possesso di alcuni anelli in oro bianco rubati dalla gioielleria “BLUE SPIRIT” del valore di circa 800 euro.

La banda potrebbe essere responsabile dell’assalto al distributore Q8 avvenuto alcuni giorni fa a Castefidardo.