ANCONA – Nuovo corso per Isa Yacht, storico cantiere specializzato nel settore del lusso galleggiante, che dallo scorso agosto è stata acquisita da Palumbo Group. I lavori procedono a pieno regime, con ben tre superyacht in costruzione. Palumbo Ancona Shipyard ISA è il nuovo nome del cantiere dorico che ha voluto mantenere il brand Isa affiancato dal marchio partenopeo Palumbo: «Crediamo fortemente in questo nuovo asset – dice Giuseppe Palumbo, amministratore unico di Palumbo Ancona Shipyard ISA – abbiamo lavorato mesi all’acquisizione dell’azienda, convinti che un marchio storico come ISA Yachts meritasse un futuro degno della sua storia. Siamo molto soddisfatti del traguardo raggiunto perché il brand ISA è sinonimo di eccellenza a livello internazionale nel settore del lusso galleggiante e le sue maestranze sono conosciute per l’esperienza, la professionalità e la grande qualità del lavoro svolto».
Nello stabilimento anconetano sono attualmente in lavorazione due imbarcazioni da 36,5 e 80 metri che verranno consegnate ai relativi armatori rispettivamente nell’estate 2017 e in quella 2018 A queste si è aggiunto di recente la costruzione dello scafo di un superyacht di 66 metri avendo la Palumbo Ancona Shipyard ISA scelto di investire direttamente con l’obiettivo di cogliere nuove opportunità di mercato riducendo i tempi di consegna.
Per lo stabilimento dorico, il Gruppo ha in programma anche un altro investimento: la costruzione di un nuovo capannone a doppia campata necessario ad ospitare contemporaneamente 2 imbarcazioni di dimensione superiore agli 80 metri per consolidarsi nel mercato dei cosiddetti “mega-yachts”, meno presidiato dalla concorrenza. L’investimento è cruciale per affrontare al meglio le sfide di un mercato competitivo e garantire il trasferimento completo di tutte le attività del Gruppo legate alla costruzione di yachts presso la Palumbo Ancona Shipyard ISA.
Degli 85 dipendenti della vecchia gestione la nuova proprietà ne ha assunti 50 e dal 9 gennaio è stata attivata la rotazione dei lavoratori in cassa integrazione in funzione delle esigenze tecnico-organizzative dell’azienda.