Ancona-Osimo

Tubo di scarico nel fosso San Sebastiano, Ondaverde chiede chiarezza

La onlus e il comitato Mal'Aria nelle scorse settimane, a seguito di una segnalazione, hanno effettuato un sopralluogo risalendo il corso d'acqua per circa 750 metri, dal confine tra i territori di Falconara/Ancona verso Casine di Paterno

Tubo di scarico nel fosso San Sebastiano (Foto: L'Ondaverde onlus)

FALCONARA- Che cosa e chi scarica con il tubo di 40 cm di diametro nel Fosso San Sebastiano? La Provincia di Ancona è al corrente della sua esistenza? Se lo domandano l’Ondaverde Onlus e il Comitato Mal’Aria Falconara /Castelferretti che nelle scorse settimane, a seguito di una segnalazione, hanno effettuato un sopralluogo risalendo il fosso per circa 750 metri, dal confine tra i territori di Falconara/Ancona verso Casine di Paterno.

Punto in cui si trova il tubo di scarico
(Foto: L’Ondaverde onlus)
Acqua scura sotto al tubo di scarico
(Foto: L’Ondaverde onlus)

«Abbiamo verificato che il tubo si scarico sbuca dalla sponda del fosso, lato via Saline all’altezza del confine tra il territorio di Falconara Marittima e Ancona, ed ha un diametro di circa 40 cm- riferiscono-. Il terriccio secco all’interno del tubo indica che non ha scaricato di recente. L’acqua nel fosso, sotto il tubo nonché alla sua destra e sinistra, è molto scura ma non emana odori particolari. Anche la terra ai bordi del fosso è scura».

 

I 12 punti di osservazione
(Foto: L’Ondaverde onlus)

Durante la perlustrazione, l’Ondaverde Onlus e il Comitato Mal’Aria hanno individuato 12 punti di osservazione. In due punti, nei pressi del fosso l’acqua è scura ma inodore. Risalendo verso Casine di Paterno, nei restanti 10 punti di osservazione, l’acqua è chiara.

Acqua chiara -punto di osservazione 16
(Foto: L’Ondaverde onlus)

«A nostro avviso, oltre a verificare la regolarità dell’esistenza dello scarico e il servizio che svolge, sarebbe opportuno analizzare il residuo dentro il tubo, nonché l’acqua e il fango nel fosso immediatamente sotto il tubo» spiegano. I comitati invieranno la documentazione raccolta alla Provincia di Ancona e alla Regione Marche.

Terriccio secco all’interno del tubo
(Foto: L’Ondaverde onlus)