Ancona-Osimo

Tumore del rene e terza età, un incontro ad Ancona

In otto città italiane sono organizzate speciali lezioni di salute in centri anziani. «Abbiamo deciso di rivolgerci agli over 65 perché gli stili di vita sani vanno seguiti anche durante questa fase della vira», dice Rossana Berardi, Direttore della Clinica Oncologica dell'Univpm-Ospedali Riuniti di Ancona

Foto di repertorio

ANCONA – Nelle Marche il 24% della popolazione adulta fuma regolarmente e il 34% è in sovrappeso (l’8% addirittura obeso). Tabagismo e chili di troppo sono i due principali fattori di rischio del tumore del rene. Si tratta di una patologia oncologica in forte crescita e che colpisce ogni anno circa 13.600 italiani. Per questo Fondazione Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) in collaborazione con FederAnziani promuove in tutta la Penisola un tour itinerante.

In otto città sono organizzate speciali lezioni di salute in centri anziani e durante gli incontri viene distribuito materiale informativo. Domani, venerdì 13 aprile, ad Ancona, presso il Dlf di largo Sarnano 8, si terrà la quinta tappa. La campagna è resa possibile con il supporto non condizionato di IPSEN. «Abbiamo deciso di rivolgerci agli over 65 perché gli stili di vita sani vanno seguiti anche durante la terza età – dice la professoressa Rossana Berardi, Direttore della Clinica Oncologica dell’Univpm-Ospedali Riuniti di Ancona -. I dati parlano chiaro: l’aspettativa di vita aumenta, quindi non è mai troppo tardi per modificare le proprie abitudini sbagliate e stare così alla larga da molte gravi malattie. In particolare i tumori genito-urinari sono pesantemente influenzati da un vizio estremamente pericoloso, e ancora in parte sottovalutato dagli over 70, come il fumo. Quando accendiamo una sigaretta le sostanze nocive e cancerogene non colpiscono solo le vie aeree superiori e i polmoni. Anche l’apparato urinario corre gravi pericoli. Al tabacco sono, per esempio, attribuibili circa il 40% di tutti i casi maschili di tumore del rene».

Un altro fattore di rischio per questa malattia è rappresentato dall’ipertensione arteriosa, una condizione tipica della terza età. «Aumenta fino al 60% le probabilità di insorgenza – prosegue Berardi -. È determinata soprattutto da un’alimentazione scorretta ed eccessivamente ricca di sale e grassi saturi. Il nostro consiglio è di seguire sempre, dall’infanzia fino alla vecchiaia, la dieta mediterranea e di praticare costantemente un po’ di attività fisica. Così si possono contrastare i principali processi degenerativi legati all’invecchiamento, prevenire i disturbi cardiovascolari e metabolici e diminuire anche il rischio oncologico”. Durante l’incontro di domani ad Ancona ampio spazio verrà riservato anche alle terapie a disposizione degli oncologi. «Grazie a nuove categorie di farmaci il carcinoma renale può essere gestito bene anche in età o in fase molto avanzata – conclude Berardi -. Le cure tradizionali come chemioterapia e radioterapia hanno da sempre dimostrato alcuni limiti mentre negli ultimi anni sono arrivati nuovi e più efficaci trattamenti».