Alla vigilia delle vacanze di Pasqua e nel primo giorno di primavera, Camera Marche, attraverso il proprio Osservatorio sull’Economia del Turismo gestito con Isnart, diffonde i dati 2023 sul comparto dell’accoglienza relativi alle Marche. «Cultura, mare e un buon rapporto qualità/prezzo: sono queste le principali motivazioni dei turisti che scelgono di trascorrere una vacanza nelle Marche», commenta Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche. Che prosegue: «Quella della nostra regione è un’offerta di accoglienza multiprodotto che vede negli eventi un volano di sviluppo per il turismo delle Marche: hanno attirato un turista straniero su 5 nell’estate 2023 (circa il 12% dei turisti totali, pari al doppio del dato a livello nazionale)».
«Il 12,5% dei turisti fa escursioni e gite alla scoperta dei borghi antichi della regione, un dato che ci interessa avendo particolarmente a cuore la promozione dell’entroterra marchigiano che risente, oltre a un processo di spopolamento che riguarda tutto il Paese, anche di alcune storiche carenze infrastrutturali e di eventi geologici e climatici avversi».
Per questo Camera Marche ha commissionato ad Isnart un focus specifico sull’attrattività della destinazione borghi. «Una meta appetibile per un nuovo modo di fare turismo e che merita una serie di interventi anche sul fronte di agevolazioni fiscali cui si sta ragionando a livello di Governo centrale», spiega Sabatini.
La divulgazione della sintesi dello studio, che proietta verso la Giornata Nazionale del Turismo di Isnart e Unioncamere in programma a Roma il prossimo 27 marzo, è occasione per dare conto dei risultati del progetto per il turismo sostenibile di Centour cui Camera Marche ha aderito con 17 imprese che hanno intrapreso, grazie al contributo erogato, percorso per migliorare il proprio profilo di sostenibilità.
Turiamo, Italia: i dati
Le interviste realizzate da Isnart per Unioncamere-ENIT agli esercizi ricettivi su tutto il territorio italiano nel corso del 2023, confermano una piena ripresa del settore, con quote di venduto delle camere superiori al 2019 e un ritorno del turismo internazionale.
Le imprese ricettive in Italia hanno chiuso l’anno con una quota di occupazione camere media del 51% (+3,8 p.p. sul 2019) ed il clima autunnale favorevole ha generato un effetto di allungamento della stagione turistica, nonostante l’aumento dei costi, con un effetto diretto che ha portato in media 7 imprese su 10 a dichiarare utili in bilancio.
Dalle indagini dirette ai turisti in vacanza in Italia, svolte per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, è stato calcolato per il 2023 un totale di 851 milioni di presenze in strutture ricettive e abitazioni private (+2,7% rispetto al 2022, ma ancora al di sotto del 2019) che hanno generato un impatto economico sui territori di oltre 84 miliardi di euro.
Cresce il turismo internazionale (+10% sul 2019 e +7% sul 2022), un target che spende in media in Italia 68 euro al giorno a persona, più degli italiani (62 euro), facendo registrare un saldo positivo di quasi il 3% nei consumi turistici complessivi, rispetto al dato 2022.
Turismo Marche, i dati
Dalle interviste svolte da Isnart per Unioncamere e la Camera di commercio delle Marche ad oltre 2000 turisti in vacanza nella regione, le Marche si confermano una destinazione che, sebbene continui a vedere il balneare tra i principali attrattori, riesce a posizionarsi dinamicamente sul mercato, valorizzando un’offerta multi-prodotto in cui l’enogastronomia, il paesaggio naturale, i percorsi che portano a scoprire i borghi (li visita il 12,5% dei turisti) e le aree interne della regione lasciano il turista soddisfatto.
In particolare, tra i vari prodotti turistici emergenti, gli eventi programmati sul territorio, da soli, muovono l’11,9% dei turisti, più di quanto avviene in media nel contesto nazionale (6,8%), e con una certa continuità nel corso del tempo (11,7% dei turisti nelle Marche intervistati nel 2021/2022).
È un prodotto che fa leva soprattutto sulla domanda straniera: nell’estate 2023 il 21% degli stranieri dichiara di aver scelto le Marche appositamente per assistere o partecipare ad un evento, più del 16% rilevato nel 2021/2022 e circa il doppio della quota di turismo italiano legato agli eventi (10,4%). Ma cosa cercano questi turisti internazionali attratti dagli eventi nelle Marche? Accanto al binomio eventi/patrimonio culturale (segnalato dal 37,8% dei rispondenti), emerge un interessante legame con le eccellenze enogastronomiche locali che motivano, in abbinamento agli eventi, il 32,4% dei turisti stranieri (ben più del 26,7% rilevato in generale per il turista internazionale nella regione), con valori in termini di soddisfazione per l’esperienza vissuta molto positivi (voto medio di 8,2 per la qualità del mangiare e del bere ed 8,1 per i ristoranti frequentati).
Ad influenzarli è il web (71,4%), sia in fase di scelta di dove e come trascorrere le vacanze che come canale di informazione nel corso del soggiorno turistico, ed in particolare i social network che influenza il 76,6% di questi turisti, più delle offerte e promozioni disponibili in rete (37%).
Da non trascurare è anche il forte ascendente che ha la pubblicità verso questo target di domanda: 38,2%, decisamente più del turista medio nelle Marche (16,7%).
Si tratta di visitatori che spendono in media pro-capite 118 euro per il viaggio A/R, 62 euro al giorno per l’alloggio e 59 euro al giorno per gli acquisti di beni e servizi sul territorio. È una spesa più contenuta di quella del turista straniero medio nella regione per l’alloggio (-14 euro), ma più consistente per le altre spese della vacanza (+ 7 euro in media al giorno a persona).
Per l’utenza turistica italiana, invece, il binomio vincente appare quello tra eventi e il turismo sportivo all’aria aperta (motivazione di visita per il 26,4%, su una media del 10,2% della domanda italiana nella regione); e quello tra gli eventi e lo shopping (25,7%, contro appena l’8,8% del turista medio italiano nelle Marche).
Il principale canale di comunicazione è, anche per gli italiani, il web: influenza nel 56,1% dei rispondenti, ed anche in questo caso appare forte il legame con i social network (pari al 69,4% dei turisti italiani influenzati dal web).
Turismo, la spesa
La spesa media del turista italiano che arriva nelle Marche per partecipare ad un evento è di 118 euro per il viaggio A/R, 62 euro al giorno per l’alloggio e 59 euro per le altre spese; ovvero, in linea con quanto già osservato per il target stranieri, meno del turista tipo italiano nella regione per l’alloggio (-23 euro) e più elevato (+7 euro medi al giorno) per tutte le altre spese, ovvero pasti consumati fuori casa, shopping, fruizione dei beni culturali, divertimenti, ecc..
Turismo, focus borghi
L’analisi sulla destinazione borghi di Camera Marche con Isnart è condotta da tre punti di vista correlati: assestment (per ponderare il potenziale posizionamento competitivo della destinazione), il branding (con cui valutata la forza e la rappresentazione del brand) e il sentiment (la percezione dei turisti avuta nel corso della vacanza)
I borghi analizzati: Amandola, Apecchio, Arcevia, Carpegna, Castelraimondo, Colli del Tronto, Corinaldo, Esanatoglia, Fiastra, Frontino, Genga, Montalto delle Marche, Montefortino, Montelparo, Offida, Ortezzano, Ripatransone, San Ginesio, San Marcello, Sarnano, Sassoferrato.
Per i borghi marchigiani il player prodotti turistici è il più forte, a testimonianza di un territorio ricco di eccellenze e patrimonio materiale e immateriale, un buon flusso di visitatori soprattutto esteri, una permanenza media di 3,6 giorni.
Turismo Marche, le imprese e gli addetti
Sono 9.699 le imprese turistiche delle Marche (423 alloggio, 2083 ristorazione e 88 tour operator) le cui 13.791 localizzazioni (diverse sedi di impresa) impiegano 54.100 addetti. Così spartiti: 2594 ad Ancona con 16.068 addetti, 2561 a Pesaro-Urbino con 13.809 addetti, 1863 a Macerata con 10.232 addetti, 1644 ad Ascoli Piceno con 8.581 addetti, 1036 a Fermo con 5410 addetti.
Il progetto CEnTOUR, finanziato dal programma Cosme dell’Ue, ha implementato uno schema di rafforzamento delle capacità e di sostegno per le pmi del settore turistico in 5 paesi (Italia, Spagna, Grecia, Moldavia e Macedonia del Nord) e che ha portato le imprese e le loro reti a raggiungere diversi livelli di innovazione circolare, nel periodo 2020-2023. Sette i paesi coinvolti, 10 partner 67 PMI turistiche, inclusi Tour Operator, 1.300.000 budget