Inaugurata oggi a Milano la Fiera TuttoFood, nei padiglioni di Fiera Rho fino all’11 maggio, manifestazione che guarda ai mercati internazionali dove le Marche sono rappresentate da 45 imprese, raccolte anche all’interno di una collettiva che porta i loghi di Regione Marche, Camera Marche e della sua Azienda Speciale di settore LINFA.
Il giorno dell’apertura ha visto la presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che ha dichiarato: «C’è tanta sete e fame d’Italia, questo è quello che si percepisce nel mondo. Nelle altre nazioni vogliono che l’Italia resti una super potenza della qualità e nel sistema della produzione e trasformazione agroalimentare siamo un’eccellenza percepita». Il ministro è stato invitato nelle Marche a giugno in occasione degli Stati Generali dell’Internazionalizzazione (la Convention di Assocamerestero organizzata da Camera Marche).
Concetti ribaditi anche dai rappresentanti della delegazione istituzionale marchigiana in visita alle nostre imprese e composta dall’assessore all’Agricoltura e allo Sviluppo Economico Andrea Maria Antonini, dal presidente di Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e dal vice presidente dell’Azienda Speciale LINFA Gianfranco Santi. Tra le incoraggianti performance dell’export agroalimentare marchigiano (che nel 2022 ha segnato un +20% rispetto al risultato dell’anno precedente, secondo l’elaborazione di Camera Marche su dati ISTA) e le preoccupazioni per l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari con riverberi sul carrello della spesa degli italiani (secondo l’analisi di Coldiretti di pochi giorni fa il taglio della quantità di prodotti alimentari acquistati è del 4,7%), ci sono le speranze e le soluzioni offerte dalla filiera istituzionale marchigiana. Le parole d’ordine sono supporto all’export, salubrità e benessere, legame col territorio.
Il presidente Gino Sabatini esprime soddisfazione per il lavoro che si sta portando avanti in sinergia con Regione Marche e LINFA: «Il fatto che noi siamo insieme consente alle imprese di esserci, qui a Milano, manifestazione di interesse fondamentale perché rampa di lancio verso mercati internazionali, e all’estero. Questa partecipazione si inserisce nel calendario degli eventi fieristici di questo anno di decisa ripresa delle iniziative con la vitalità che avevamo prima del 2020, e ci proietta verso la kermesse clou di quest’anno: la Convention delle Camere di Commercio Italiane all’estero a Colli del Tronto dal 16 al 20 giugno prossimi che vedrà anche le nostre imprese dell’agroalimentare protagoniste di incontri one to one coi delegati di oltre 80 realtà camerali del mondo in rappresentanza di altrettanti mercati interessati ai nostri prodotti e alle Marche come destinazione turistica, forte anche dell’attrattiva del comparto enogastronomico. Come Camera continueremo a sostenere sempre di più imprese e di conseguenza le comunità su cui esse operano perché la qualità che ci contraddistingue possa essere conosciuta, apprezzata e alla portata delle famiglie già provate dalla difficile congiuntura socioeconomica e dal rincaro di molti voci tra cui l’energia e il carburanti, e che devono poter orientare le loro scelte alimentari verso prodotti salubri e buoni che il territorio offre».
Gianfranco Santi sottolinea che «la partita più importante dell’Azienda Speciale LINFA è di incoraggiare e consolidare la presenza di piccole e micro imprese marchigiane oltre i confini nazionali, forti di una varietà produttiva unica. Le prossime tappe nazionali e internazionali in programma per LINFA sono: Colonia con ANUGA (7-11 ottobre), Bolzano con BIOLIFE (9-12 novembre) e Parigi NATEXPO (22-24 novembre)».
La capitale francese potrà essere raggiunta peraltro col nuovo volo che proprio domani verrà presentato a Parigi alla presenza dell’assessore Antonini che intanto da Milano mette l’accento su una caratteristica importante su cui il settore agroalimentare può fare conto: «Mi riferisco alla collaborazione fisiologica tra Ministero dell’Agricoltura e imprese. Due comparti che dialogano, anche a livello di politiche messe in campo: quello della produzione agricola e quelle agroindustriale e della trasformazione, che insieme impiegano circa un milione e mezzo di occupati. Le nostre aziende hanno un altro valore importante: quello del legame con il territorio che rimane sempre, anche per quelle realtà che riescono a sfondare all’estero, cosa che non accade alle multinazionali, e che posso tradursi in vantaggi per tutta la filiera e per la promozione delle Marche a 360°». Antonini, che vede gli USA come mercato di crescente interesse per l’agroalimentare oltre che per la moda, ha ricordato anche «la presenza degli strumenti su cui possiamo fare conto con la nuova programmazione PSR e CSR relativa sia all’agroalimentare in senso stretto che, appunto, alla partita industriale. È tempo di ragionare e operare facendo leva su queste connessioni naturali, e parlo sì delle risorse economico finanziarie, ma anche della sinergia tra comparti diversi (turismo e agroalimentare sono intimamente legati) e tra territori. Dobbiamo portare anche i marchigiani a conoscere le produzioni reciproche dei diversi territori, a diffondere una cultura di quel che abbiamo qui orientando le nuove generazioni verso consumi e stili di vita all’insegna del benessere, un punto che sarà oggetto di intervento normativo regionale. Spesso siamo più conosciuti all’estero che in casa nostra: ho saputo da poco che un piatto iconico spagnolo quale la Paella Valenciana è preparata per il 70% con vongole e molluschi dell’Adriatico, l’esempio calzante di come le nostre eccellenze funzionino anche fuori confine».