Ancona-Osimo

Una borsa di studio per il Museo Archeologico

Il Soroptimist Club di Ancona ha premiato una giovane ricercatrice per il Museo Archeologico delle Marche. La giovane archeologa Federica Galazzi sta esaminando e schedando reperti romani

Da sin. Nicoletta Frapiccini, direttrice del Museo Archeologico delle Marche e Antonietta Daniele, presidente del Soroptimist di Ancona

ANCONA – Una borsa di studio al femminile per esaminare e schedare reperti romani al Museo Archeologico delle Marche. L’iniziativa del Soroptimist Club di Ancona si è tradotta in un’occasione di lavoro per Federica Galazzi, giovane archeologa anconetana, da qualche settimana a Palazzo Ferretti al fianco della direttrice Nicoletta Frapiccini.

«La vincitrice ha accettato con molto entusiasmo l’incarico – commenta Antonietta Daniele, presidente del Soroptimist di Ancona – da parte nostra abbiamo già provveduto a erogare la prima tranche della borsa di studio. Questa iniziativa, rivolta a una donna, riflette la grande attenzione nei riguardi del percorso di sviluppo al femminile per il quale formazione ed esperienza lavorativa rappresentano fattori di crescita personale e professionale». Il lavoro è già iniziato con una catalogazione fotografica dei reperti.

I risultati del progetto “Una donna per l’Archeologia” sono stati presentati in occasione della festa della donna durante la conviviale del Club. La direttrice Frapiccini ha illustrato il ruolo delle donne nel mondo dell’archeologia, della ricerca e dello studio. Campi scientifici in passato preclusi al mondo femminile anche se «già dalla fine del XIX secolo alcune “pioniere” erano riuscite a superare le barriere della discriminazione sessista introducendo una prospettiva femminile nel campo della storia e intraprendendo esse stesse, in prima persona, ricerche che talora le hanno condotte anche a indagini sul campo» ha spiegato. Come ad esempio, nelle Marche, Liliana Mercando, soprintendente negli anni ’70, cui si devono numerosi e complessi studi specialmente per l’Età Romana, o come la successiva soprintendente, Delia Lollini, particolarmente attenta a tutta la civiltà Picena.