ANCONA- Con l’autopsia virtuale l’anatomia del futuro arriva alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche. Si chiama “Anatomage Table” ed è lo strumento di dissezione virtuale ad oggi più tecnologico per lo studio del corpo umano. La tavola digitale permette di visualizzare l’anatomia umana esattamente come se si trattasse di un cadavere reale. Sono stati infatti scansionati e riprodotti digitalmente tutti i dettagli di 3 cadaveri, due uomini e una donna, di origine coreana e americana. Le singole strutture del corpo sono ricostruite in 3D, con un livello di accuratezza e precisione pari all’anatomia reale e senza precedenti, e possono essere sezionate in 3D.
«Nell’ “Anatomage Table” sono attualmente disponibili 3 cadaveri virtuali e possiamo studiare tutta l’anatomia. Possiamo partire dall’esterno, simulare una dissezione togliendo strato per strato vedendo cosa c’è in qualsiasi punto del corpo. Tutto questo è fondamentale per capire l’anatomia e per creare la cultura anatomica necessaria alla preparazione di un medico- spiega il professore Saverio Cinti, docente di Anatomia Umana presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Univpm-. Il cadavere virtuale si può usare all’infinito mentre un caso umano si può usare solo per poche ore e pochi giorni. Inoltre, per una semplice dimostrazione di una parte del corpo sono necessarie ore e ore di lavoro da parte dell’anatomista e del tecnico di laboratorio. Questo strumento consente un enorme risparmio di tempo. Può essere utilizzato anche per la ricerca in quanto il corpo umano non è ancora stato esplorato in tutti i suoi aspetti. Ad esempio, l’organo adiposo nei piccoli mammiferi ha una sua anatomia che è estremamente importante da capire per le conseguenze che ha sull’obesità e sul diabete ecc… Per la medicina del futuro questi strumenti sono indispensabili».
Numerosi gli studenti che hanno partecipato alle tre sessioni dimostrative dell'”Anatomage Table” organizzate da Cinti. Incuriositi hanno ascoltato con attenzione le spiegazioni. Oltre ai direttori di dipartimento, professori, chirurghi e studenti del secondo anno di Medicina e Chirurgia, anche il Rettore Sauro Longhi e il Preside di Medicina Marcello Mario D’Errico hanno voluto vedere come funziona la tavola digitale.
«Questo strumento rende fruibile l’esperimento in tempi diversi facilitando quindi l’interazione con piccoli gruppi. L’autopsia virtuale rende più semplice il trasferimento delle competenze anatomiche, si possono avere molti dettagli e vedere cose impossibili da un’autopsia normale. Gli strumenti di virtualizzazione permettono di avere una visione più reale e migliorano la qualità di apprendimento – afferma il Rettore dell’Univpm, Sauro Longhi-. Stiamo valutando l’acquisto del’ “Anatomage Table”, oggi abbiamo fatto un esperimento per capire l’interazione con gli studenti».
L’Univpm non ha ancora acquistato lo strumento ed è in trattativa con Anatomage, azienda della Silicon Valley. Il costo è di 70mila dollari più Iva. «Lo strumento viene aggiornato annualmente e a dicembre avremo a disposizione il cadavere virtuale di una donna. Arriveremo così a 4, due uomini e due donne, coreani e americani. Nel mondo ci sono solo pochi altri corpi di origine cinese, non c’è nessun europeo. Ottenere i permessi in Italia è difficile ma avere queste riproduzioni sarebbe un grande traguardo in quanto sarebbe il primo caso in Europa» riferisce Davide Giacomo Tommasi, AD Anatomage Italy.