ANCONA – «Un attivista del diritto alla casa e una persona dal grandissimo spessore umano». Massimo Pasquini, segretario nazionale di Unione Inquilini, ricorda così Carlo Cardarelli, coordinatore regionale dell’associazione che si batte da anni per il diritto alla casa. 59 anni, Cardarelli è deceduto nella giornata di oggi (27 novembre) all’ospedale di Torrette di Ancona, dopo un ricovero durato alcune settimane per patologie pregresse sulle quali è andato ad innestarsi il Covid-19.
Originario di San Marcello, ma residente ad Ancona da tempo, Cardarelli era impiegato alle Poste ed era presidente di Acu Marche (Associazione Consumatori Utenti). Una persona sempre dalla parte dei più deboli, impegnata a livello civico, sociale e politicamente. Appena diffusa la notizia della sua scomparsa sono numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sul web, dove molte le persone lo hanno voluto ricordare per le doti di grande generosità e per le qualità umane che ne hanno contrassegnato la personalità.
Segretario di unione inquilini di Ancona da venti anni, associazione che aveva contribuito a fondare nel capoluogo, una famiglia conosciutissima a San Marcello, Cardarelli si è sempre battuto per la difesa dei diritti delle persone, partecipando anche a numerosi cortei romani. Una vita spesa per il prossimo. «Ci mancherai Carlone» scrive il segretario nazionale Pasquini, mentre in un messaggio che porta la firma di Marco Gambini Rossano, responsabile nazionale del “Comitato Operativo Trasversale e Ora Basta Italia”, si legge «non era un uomo come tanti: era la persona altruista e generosa che pensava ai più deboli e ai più poveri; era il combattente corretto e coraggioso di battaglie numerose ed importanti a tutela dei cittadini e degli interessi della collettività; era l’amico fraterno e leale che ci guardava le spalle nel lungo percorso intrapreso insieme verso la difesa del bene comune».
Un uomo che secondo Marco Gambini Rossano era «l’ultimo soccorso e l’ultima speranza per tantissime persone che questa società inumana aveva emarginato socialmente e frantumato psicologicamente. Carlo Cardarelli era, a suo modo, un gigante. Una persona che ha sempre generosamente messo in secondo piano, anzi forse completamente dimenticato, i propri interessi, rispetto all’interesse comune od al bisogno di aiuto da parte di chiunque si trovasse in difficoltà».
A ricordarlo è anche l’ex questore di Ancona Italo D’Angelo che con lui aveva condiviso la battaglia contro l’autovelox di Falconara: «Carlo è stato uno tra i riferimenti più nobili e leali di cui disponeva l’Acu. Da anni, quotidianamente, con assoluto disinteresse, era impegnato a difesa degli ultimi a dispetto degli opportunismi cui molti ricorrono. Buono e generoso era il nostro caro amico Carlo che ha combattuto fino all’ultimo questo vile virus. Abbiamo sperato e pregato che l’avrebbe vinto per godere ancora a lungo della sua straordinaria umanità. Il Signore ha scelto di aprirgli le porte del Cielo e di dargli la corona di alloro che spetta ai giusti. Lo salutiamo commossi con un addio».
Impegnato politicamente nella sezione del Pci di Ancona, il partito dorico lo ha voluto ricordare per le sue qualità di persona generosa e instancabile «in prima fila nelle battaglie per la casa e contro gli sfratti, protagonista dell’esperienza solidale “casa de Nialtri” e di tante battaglie contro il razzismo, per l’ambiente, per la libertà di espressione e il diritto alla salute».
La camera ardente sarà aperta da sabato 28 novembre alle ore 15 presso la chiesa di Santa Maria a San Marcello. I funerali si terranno nella medesima chiesa domenica 29 novembre alle ore 15.