FALCONARA – Anche la città di Falconara ha ufficialmente la sua panchina europea, simbolo dell’unione tra Paesi e popoli diversi, inaugurata sabato pomeriggio, 6 novembre, in presenza di autorità comunali e politiche. L’installazione è stata realizzata in piazza Europa e la nuova panchina per sedersi è stata colorata (come nel resto d’Italia e anche in altre località marchigiane) del blu tipico che richiama i colori della bandiera europea, come pure le stelle gialle disposte a cerchio.
Al taglio del nastro, oltre al sindaco Stefania Signorini, hanno partecipato anche il presidente del Movimento Federalista Europeo di Ancona, Claudio Ferretti, il professore di Filosofia e Storia Carlo Cerioni e, ovviamente, la promotrice del progetto ‘Panchine Europee in ogni città’, Debora Striani, rappresentante di un movimento che vuol creare una raccolta fondi per portare un po’ dappertutto le rappresentazioni dell’unità tra culture radicalmente diverse e che si incontrano proprio grazie all’Europa. L’iniziativa, che viaggia sulle gambe dei ragazzi di Gioventù Federalista Europea, ha come mission la condivisione di valori e obiettivi sovranazionali.
«Quella della panchina europea a Falconara è una iniziativa del Movimento Federalista Europeo di Ancona – ha spiegato il referente dorico Lorenzo Giammarchi – che ha ricevuto il patrocino gratuito da parte dell’amministrazione comunale. In questi giorni, iniziative analoghe hanno interessato anche i Comuni di Pesaro, Fano e Ancona. L’idea è quella di lasciare un segno concreto, in un luogo d’incontro abitualmente frequentato, che possa ricordare a tutti l’importanza di essere cittadini europei e avvicinare le persone alle tematiche che riguardano l’Ue».
«L’Europa è un’istituzione relativamente recente rispetto a democrazie molto più radicate – è intervenuta il sindaco Signorini – e ho grande fiducia nei giovani e nella loro capacità di migliorare le cose. Per riformare l’Europa occorre un confronto e in questo senso per i giovani è molto importante il confronto con altre culture, un confronto diretto grazie agli scambi culturali che rappresentano un tassello davvero importante. I ragazzi hanno la possibilità di conoscere cultura, stile di vita e abitudini di altri Paesi, perché in occasione degli scambi culturali vengono ospitati dalle famiglie, frequentano le scuole, partecipano alla vita sociale del luogo e sono esperienze che vanno oltre la semplice conoscenza delle lingue, rappresentano un valore aggiunto. Quella degli scambi culturali è una realtà che conosco bene, perché le scuole di cui sono dirigente organizzano viaggi in gran parte dei Paesi europei, dalla Svezia, alla Grecia, dal Portogallo alla Germania». Il sindaco si è poi rivolta al Movimento federalista europeo di Ancona, che ha ringraziato «per questo bel regalo».