Ancona-Osimo

Cina più vicina alle Marche, l’addetto scientifico dell’Ambasciata d’Italia a Pechino è dell’Univpm

Si tratta del professor Mario Giordano, delegato alle relazioni internazionali dell’Università Politecnica delle Marche, che sarà in carica per due anni con l'obiettivo di promuovere la scienza e la tecnologia italiane

Il Rettore Sauro Longhi e il Prof. Mario Giordano

ANCONA- La Cina sempre più vicina alle Marche. Il professor Mario Giordano, delegato alle relazioni internazionali dell’Università Politecnica delle Marche, è il nuovo addetto scientifico dell’Ambasciata d’Italia a Pechino.

Il Paese da alcuni anni sta vivendo un vero e proprio boom economico e sta puntando molto sulla ricerca. Università e imprese italiane possono quindi contribuire, con i loro saperi, alle innovazioni tecnologiche. Il compito degli addetti scientifici, in tutto il mondo quelli italiani attualmente sono 23, è infatti quello di promuovere all’estero la scienza e la tecnologia italiane. La nomina ufficiale del professor Giordano è arrivata il 25 marzo e prevede un incarico della durata di due anni. Il 10 giugno prenderà servizio a Pechino.

«Con il professore, la Cina è ancora più vicina alle Marche e alle università italiane che fanno ricerca d’eccellenza. Un riconoscimento importante, frutto di relazioni scientifiche per la valorizzazione delle conoscenze- afferma il rettore Sauro Longhi-. Rafforziamo ulteriormente le collaborazioni tra Univpm e Cina. Da anni è attiva la collaborazione nell’ambito della medicina e la amplieremo anche nei settori di biologia marina, ingegneria e agraria. Per quest’ultima ci sono molte iniziative in atto per la bonifica dei suoli in quanto in Cina ci sono zone inquinate e contaminate. La nostra attività di ricerca sarà molto utile. Sono attivi anche percorsi di formazione con scambi tra studenti dell’Univpm e cinesi».

«La Cina è molto avanti soprattutto dal punto di vista tecnologico. Sarà l’unico paese ad avere una base spaziale per questo è importante la presenza della tecnologia italiana. Il paese ha un grande potere economico, ha investito molto per università e ricerca. Inevitabilmente quindi, nel giro di pochi anni, i cinesi daranno un apporto fondamentale alla scienza. La Cina diventerà il nostro punto di riferimento e sostituirà gli Usa– spiega il professor Mario Giordano-. La Cina ha assunto una consapevolezza ambientale e ha cambiato comportamento. Ad esempio i mezzi pubblici sono tutti elettrici. Ci sono circa 3 mila università, ognuna ha 3.000 dottorandi, all’Univpm ne abbiamo 90. Quando un cinese pensa alla scienza pensa agli Usa, al Canada, all’Inghilterra. Non pensa all’Italia che invece ha le stesse potenzialità degli altri paesi. Voglio lavorare sulla reputazione italiana di tecnologia, ricerca e scienza».

Chi è il professor Mario Giordano.
È Professore ordinario in Fisiologia vegetale presso il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Univpm. Da ricercatore nel 1994 a professore ordinario nel 2016, Giordano è stato anche professore a contratto (dal 2002 al 2008) presso l’Institute of Marine Biology, Shantou University, in Cina e presso il Dipartimento di Biologia dell’Università del Wisconsin, in Milwaukee. Dal 2013 è delegato del Rettore per le relazioni internazionali dell’Università Politecnica delle Marche e Segretario generale di Uniadrion, Associazione delle Università della Macroregione Adriatico-Ionio. Dal 2016 è direttore del Centro di ricerca di eccellenza per la ricerca algale dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università di Shantou, in Cina, con sede a Shantou. Il Prof. Mario Giordano è il primo italiano e l’unico straniero ad avere la cattedra onoraria in Cina detta “Pearl River Scholar Chair”. La cattedra è stata assegnata nel 2017 dal governo provinciale del Guangdong. Sono circa 100 le pubblicazione prodotte nelle migliori riviste internazionali nei campi della fisiologia vegetale e della biologia algale ampiamente citate nella letteratura scientifica.

La Politecnica e la Cina.
Nel settembre 2017 – su stimolo del delegato del rettore alle relazioni internazionali, il professor Mario Giordano, è stato fondato un centro di ricerca di eccellenza congiunto tra l’Università di Shantou in Cina e l’Univpm per lo studio della biologia delle alghe (Joint Algal Reserach Center, JACR). La sede di questo centro è nel campus della Università di Shantou (STU).  In un anno, il centro ha generato un grande numero di pubblicazioni e ha sostenuto numerose attività didattiche e seminariali.  Nell’agosto 2018, JACR ha organizzato la prima “JARC Summer School” sull’evoluzione delle alghe.  La scuola ha visto la partecipazione di circa 50 studenti, provenienti da 12 paesi (Cina, USA, Giappone, Malesia, Indonesia, Italia, India, Pakistan, Iran, Tailandia, Brasile), cinque dei quali supportati da borse di studio pagate dall’università di Shantou.

Missione in Sud-Est Asiatico.
Nella prima metà del 2018 il professor Giordano ha compiuto una missione nel Sud-Est Asiatico toccando Tailandia, Myanmar, Filippine e Indonesia per stabilire relazioni istituzionali con le principali università dei luoghi toccati.