ANCONA – L’Università Politecnica delle Marche e l’Inail Direzione Regionale Marche hanno recentemente sottoscritto un protocollo d’intesa per una reciproca collaborazione nel campo della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, da attuarsi mediante conferenze, seminari, corsi di formazione universitaria e postuniversitaria, master specifici, tirocini e scambio di informazioni su argomenti di reciproco interesse.
Martedì 15 gennaio si è tenuto un incontro di presentazione del Protocollo presso il Faculty Club della Politecnica. In particolare, nel Protocollo si inserisce il Master dedicato ai laureati in Ingegneria, nominato “BIM Safety Construction” che riguarda la progettazione e gestione delle opere del settore edile nell’era digitale. Il BIM (Building Information Modelling) è una rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di un’opera (immobile, strada, ponte, ecc). Serve a condividere le diverse conoscenze e informazioni sull’opera, fornendo una solida base per qualunque decisione da prendere durante la fase realizzativa e durante tutto il ciclo di vita della struttura. Con tale strumento sarà possibile eliminare o ridurre i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori, nonché valutare man mano la conformità della stessa struttura alle norme prevenzionistiche delle tutele adottate.
Hanno preso parte a questo primo appuntamento il Rettore Sauro Longhi, Loretta Bravi (Assessore Regione Marche), Anna Maria Pollichieni (Direttore INAIL Marche), Marco D’Orazio (Preside Facoltà d’Ingegneria UNIVPM), Berardo Naticchia (Professore ordinario UNIVPM) e Giuseppe Semeraro (Coordinatore CTE INAIL Marche).
Il Rettore Sauro Longhi ha introdotto l’incontro parlando delle opportunità per la formazione universitaria nel protocollo UNIVPM—INAIL: «Viviamo in un mondo sempre più connesso e partecipato grazie alla digitalizzazione che codifica e traccia molti processi. Questo spesso preoccupa, si pensa alla perdita dei posti di lavoro, ma io credo che mai come oggi abbiamo la possibilità di trasformare questo cambiamento in possibilità. Digitalizzare vuol dire gestire le informazioni ed è questo che faranno i professionisti di domani attraverso la tecnologia, con il BIM. Con questo strumento saremo capaci di gestire tutte le fasi della costruzione tracciando ogni movimento e garantendo qualità dei manufatti e sicurezza di chi costruisce».
Cos’è il BIM?
Il master “BIM safety constuction” è il primo in Italia a trattare il tema della sicurezza nei cantieri utilizzando una particolare strumentazione digitale. Il BIM è una rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di un’opera (immobile, strada, ponte, ecc). Serve a condividere le diverse conoscenze e informazioni sull’opera, fornendo una solida base per qualunque decisione da prendere durante la fase realizzativa e durante tutto il ciclo di vita della struttura. Il BIM è lo strumento ideale per fornire informazioni anche di natura prevenzionistica, sia nella fase realizzativa dell’opera che nella fase del suo utilizzo. Con l’aggiunta della dimensione tempo (t) alle dimensioni geometriche e con l’integrazione nel modello informativo progettuale delle scelte per l’eliminazione o la riduzione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori, è inoltre possibile prefigurare i processi costruttivi nel tempo e valutare preventivamente, e in corso d’opera, la conformità alle norme prevenzionistiche.