ANCONA – Dal 12 al 14 settembre 2018 si svolgerà ad Ancona, ala Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, il XXXVI Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche. Il tradizionale appuntamento biennale, che riunisce la comunità scientifica nazionale per discutere le principali ricerche nel campo dell’Idraulica teorica ed applicata, viene ospitato per la prima volta nella città dorica ed è organizzato dall’area Idraulica del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura della Politecnica, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona.
Il tema scelto per “IDRA 2018” è “Ingegneria delle acque: scienza e tecnologia al servizio della comunità” ed ha l’obiettivo di evidenziare l’importanza della ricerca e dell’innovazione nelle discipline idrauliche come elemento per il soddisfacimento dei bisogni del Paese, inteso come comunità di persone che vive in un territorio. In questo senso, il Convegno intende sottolineare il ruolo dell’ingegnere idraulico come soggetto capace di dare un contributo importante sia per la soluzione di problemi legati alla gestione del territorio (dissesto idrogeologico, erosione costiera, ecc.), sia per vari aspetti legati ai bisogni della persona (ricerche in campo medico, analisi di rischio, gestione delle risorse idriche, ecc.).
Durante le giornate di “IDRA 2018” è prevista la partecipazione di oltre 350 ricercatori e studiosi che presenteranno le loro ricerche intorno a temi sia tradizionali che innovativi riguardanti l’Idraulica, la Meccanica dei fluidi, le Costruzioni idrauliche, le Costruzioni marittime e l’Idrologia. Si parlerà ad esempio di energie rinnovabili marine, di rischio idraulico nelle aree metropolitane e su larga scala, di siccità e scarsità idrica, di gestione delle reti idriche urbane e di molti altri temi.
In occasione della cerimonia di apertura, alle ore 10 di mercoledì 12 settembre, è stato consegnato, a cura del Gruppo Italiano di Idraulica, il Premio “Evangelista Torricelli” al miglior giovane ricercatore distintosi per l’attività scientifica nelle discipline dell’Ingegneria Idraulica. Sono inoltre previste due relazioni generali tenute dal Prof. Miguel Losada dell’Università di Granada e dal Prof. Alfredo Soldati dell’Università di Vienna nelle giornate del 12 e 14 settembre.
Particolare rilievo vuole essere dato al tema del Rischio Idrogeologico sia durante le varie sessioni che con uno specifico evento il giorno 13 settembre in cui è prevista una tavola rotonda alle ore 14:30, sul tema “La conoscenza accresce la sicurezza: quali possibili strategie nella prevenzione dei diversi rischi?” a cui parteciperanno il Prof. A. Brath (Comm. Naz.le Grandi Rischi, Ass. Idrotecnica It.), la Dott.ssa M. Bussettini (ISPRA), la Dott.ssa V. Corbelli (Autorità Distretto Appennino Meridionale), il Dott. I. Giulivo (Dipartimento Nazionale Protezione Civile) e il Dott. F. Guzzetti (CNR – IRPI).
Cosa studia l’idraulica?
L’Idraulica è una scienza antichissima; la parola idraulica infatti deriva dall’unione di due parole greche acqua e tubo ed era scienza nota ai Romani che avevano risolto egregiamente il problema di portare l’acqua dei Colli Romani nella città di Roma per soddisfare la grande domanda di acqua da parte di ville, giardini, terme, ecc. Oggi gli studi e le ricerche nel campo dell’Idraulica e delle Costruzioni Idrauliche ci permettono di avere l’acqua tutti i giorni nelle nostre case, di realizzare infrastrutture fondamentali per la vita economica come il porto di Ancona, o di mettere in atto misure di prevenzione e difesa dai fenomeni naturali (allagamenti, inondazioni, ecc.).