ANCONA – Chiedono politiche innovative ed efficaci per arginare il dramma della disoccupazione che nella nostra regione «ormai è strutturalmente intorno al 10% contro percentuali poco superiori al 3% a cui ci eravamo abituati». I sindacati Cgil, Cisl e Uil interpellano la Regione per aprire una riflessione seria sulla disoccupazione, che secondo i dati Istat sul terzo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015 riguarda 68mila marchigiani.
«Non è pensabile affrontare la questione riproponendo i vecchi interventi del periodo pre-crisi – tuonano i sindacati -. Oggi la complessità, la vastità e la diversità dei bisogni necessita di misure più innovative e mirate in grado di dare risposte efficaci ai marchigiani più esposti alla vulnerabilità: disoccupati, lavoratori espulsi, giovani che faticano ad entrare nel mondo del lavoro e precari». La proposta per le istituzioni è quella di sperimentare nuove misure più coraggiose ed incisive di politiche attive del lavoro e mettere a sistema in maniera strutturale la rete dei servizi per l’impiego. Dovranno essere garantite ai Centri per l’impiego pubblici dotazioni organiche e competenze del personale adeguate allo scopo di erogare servizi omogenei e di qualità.
«Come sindacato, unitariamente, abbiamo presentato alla Regione da più di un anno una proposta di sperimentazione che metteva al centro l’inserimento e il reinserimento lavorativo attraverso: orientamento, formazione specifica e accompagnamento al lavoro», proseguono. E sui bandi di tirocini e borse lavoro Cgil, Cisl e Uil Invece assistiamo solamente a bandi di tirocini e borse lavoro che se non accompagnati adeguatamente a misure per favorire l’incontro tra domanda e offerta ì rischiano di divenire, in un contesto di crisi accentuata, solo uno strumento di sostituzione di lavoro dipendente a tutti gli effetti o poco più di un mero sostegno al reddito per alcuni mesi.