ANCONA – Spagna, Grecia, ma soprattutto Italia, con Puglia e Calabria. Sono queste le mete più gettonate dai marchigiani per le vacanze in questa seconda estate alle prese con la pandemia di covid-19. Antonio Recchi, vicepresidente nazionale Maavi, Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane, delegato regionale e titolare di Criluma Viaggi di Ancona ci spiega che il 70% dei marchigiani quest’anno ha scelto di trascorrere le proprie vacanze in Italia.
«C’è grande voglia di partire per l’estero, ma non si sa dove poter partire: manca tanto il Mar Rosso che è ancora chiuso, mancano le destinazioni spagnole anche se sono aperte – spiega – Secondo me si sta facendo tanto terrorismo e questo è il vero problema. Nessuno vuole sottovalutare la pandemia, anzi, sono il primo ad essermi vaccinato, sono un pro-vax dichiarato, ma siamo stanchi di questa situazione, anche perché i nuovi contagiati sono persone non vaccinate e senza green pass».
Il 95% dei marchigiani che hanno prenotato la vacanza ha ricevuto almeno una dose del vaccino ed ha per questo ottenuto il green pass, sottolinea Recchi, che però lamenta una «ansia collettiva» legata ai viaggi. E a tal proposito cita l’avviso della Farnesina legato al rischio sanitario per un gruppo di 400 ragazzi in partenza per la Grecia dal Porto di Ancona, che ha messo in apprensione le famiglie, che hanno iniziato a contattare le agenzie di viaggi per avere spiegazioni.
Ma il vicepresidente Maavi rassicura: «Abbiamo ragazzi che sono rientrati da Palma di Majorca, da Barcellona, da Corfù e non c’è stato nessun problema di contagio, c’è il green pass, di cosa dovremmo avere paura? Una persona dopotutto può contagiarsi a Corfù come a Palombina».
Estate 2021 tra ansia e rialzo dei prezzi
In linea generale Recchi rileva che l’estate 2021 rispetto alla precedente oltre ad essere segnata dall’ansia, vede anche una voglia di partire molto più forte, spinta in alto dai mesi trascorsi in lockdown a causa della pandemia. Ma la normalità sembra ancora lontana per le agenzie di viaggio, che nonostante una ripresa, lavorano ancora a regime ridotto rispetto ai livelli pre-covid.
«Rispetto all’estate 2019 stiamo lavorando al 60% delle nostre capacità» spiega, e a non aiutare le partenze oltre al timore del contagio c’è anche un notevole rialzo dei prezzi nelle strutture ricettive. «In Italia il rialzo dei prezzi è clamoroso e in alcuni hotel supera il 50%».
Recchi si dice favorevole al green pass per scongiurare nuovi stop ai viaggi: «Deve garantire maggiore libertà a chi si è vaccinato e deve essere – conclude – un primo passo per un “tana libera tutti».