ANCONA – L’86,7 per cento dei bambini marchigiani, di età compresa da 0 a 6 anni, è in regola con gli adempimenti previsti dalla nuova normativa sui vaccini (legge Lorenzin), obbligatori per la frequenza ai nidi e scuole materne. Su circa 74.500 bimbi della fascia d’età, 64.600 sono vaccinati. Sono state invece spedite 9.899 raccomandate alla famiglie per invitare a vaccinare i figli che non risultano ancora in regola con la nuova norma. Così come avvenuto per i più piccoli, partiranno a breve le raccomandate per invitare i ragazzi della fascia d’età da 7 a 16 anni (scuola primaria e secondaria) non in regola, che dovranno presentare a scuola la documentazione entro il 31 ottobre. I dati sono forniti dall’Asur che sta monitorando la situazione.
Secondo le rilevazioni effettuate, 720 bambini sono stati messi in regola prima della pubblicazione della legge Lorenzin, mentre per circa 1.800 sono state fissate le prenotazioni per i prossimi mesi. Sono stati allungati gli orari di apertura degli ambulatori vaccinali ed è in corso il reclutamento di altri 12 medici vaccinatori e 26 tra infermieri e assistenti sanitari in tutte le Marche. È previsto, a breve, un nuovo incontro tra Regione, Asur e Ufficio scolastico regionale per definire come rendere semplici le modalità con le quali, entro il 10 marzo 2018, le scuole dovranno ricevere la documentazione definitiva prevista dalla norma. Tutte le informazioni possono essere scaricate dai siti www.regione.marche.it e www.asur.marche.it.
Per quanto riguarda la disabilità, è stato invece stanziato un milione di euro in via straordinaria a sostegno delle persone con disabilità che, pur beneficiarie nel 2015 dell’intervento di assistenza domiciliare indiretta in situazione di particolare gravità, non possono godere, a causa di una rivalutazione dei parametri ministeriali, degli interventi relativi al 2016. Il provvedimento proposto dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli è stato approvato questa mattina dalla giunta. «Si tratta – spiega il presidente Ceriscioli – di uno stanziamento straordinario ma necessario. Uno sforzo da parte dell’amministrazione nello stanziare ulteriori risorse che garantiranno il sostegno della nostra comunità a quei disabili e alle loro famiglie che sono rimasti esclusi dai nuovi criteri».
L’individuazione dei beneficiari, in base alla delibera, viene demandata agli enti locali che devono differenziare quelli inseriti in un contesto esclusivamente domiciliare da quelli inseriti in un contesto scolastico o semiresidenziale, demandando poi ai rispettivi enti capofila di ambiti territoriali sociali l’invio degli elenchi al Servizio Politiche sociali. Le risorse vengono ripartite in base a dei limiti stabiliti: non più dell’80% del contributo assegnato per il 2016 alle persone con disabilità gravissima; non più del 90% del contributo che gli stessi avevano ricevuto per l’anno 2015 ai sensi del DGR 143/2015. In ogni caso il contributo viene determinato in base alla condizione attuale del beneficiario rilevata. Si prevede inoltre che, qualora i beneficiari del provvedimento, intendano fare domanda di riconoscimento della condizione di disabilità gravissima per l’annualità 2017 e nell’ipotesi che questa venga loro riconosciuta, si provvederà a corrispondere, in sede di liquidazione una somma aggiuntiva pari alla differenza tra la quota percepita e quella spettante.