ANCONA – «Siamo molto soddisfatti, è andato tutto nel modo migliore e abbiamo vaccinato anche più bambini rispetto a quanti si erano prenotati, perché avevamo qualche dose in più». È un bilancio positivo quello tracciato Claudio Martini, direttore del Distretto di Ancona dell’Area Vasta 2, nella prima di giornata di vaccinazione nei bambini 5-11 anni al Crass di Ancona.
Nella prima sessione, che ha preso avvio ieri – 21 dicembre – sono stati vaccinati 60 bambini, rispetto ai 48 prenotati. Nelle Marche ad oggi sono 4.617 i prenotati in questa classe d’età dal 15 dicembre, quando hanno preso avvio le prenotazioni.
«È stata quasi una giornata di festa» spiega il direttore del Distretto di Ancona, riferendosi al supporto fornito durante le vaccinazioni dall’associazione Patronesse del Salesi, dell’associazione Clown pediatrici, dal gruppo “Nati per leggere” di Ancona, dagli Scout dell’Agesci, insieme al gruppo comunale di Protezione Civile, che hanno intrattenuto i bambini per alleviare ansie e timori.
«Speriamo di proseguire così – aggiunge – perché andremo avanti per diversi mesi: questo è stato un po’ il banco di prova, ma è andato tutto bene».
Il pediatria Giuseppe Pino Cicione, che si è occupato dell’organizzazione degli spazi, conferma che l’adesione dei pediatri all’hub è stata del 95%: saranno in 22 ad alternarsi sulle due linee vaccinali allestite al Crass di Ancona nella Palazzina 8. Le due linee vaccinali saranno in funzione il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato dalle 11 alle 19 a partire dall’8 gennaio.
Il ritmo vaccinale in questo hub sarà «di almeno 50 vaccini al giorno» spiega Cicione, mentre nella prima giornata, quella di ieri, «sono state scongelate 6 fiale» dalle quali si estraggono 10 dosi ciascuna.
La pediatra Claudia Eugeni spiega che dei bambini prenotati per la vaccinazione «uno non è venuto perché in quarantena, mentre un altro si rifiutava di vaccinarsi, ed è andato via dall’hub. Poi però si è convinto e più tardi è tornato per farsi vaccinare».
«A parte qualche bambino che si è messo a piangere – aggiunge -, le famiglie sono state molto collaborative». Tra i bambini giunti all’hub la pediatra segnala che «erano di più quelli di 9-10 anni» rispetto ai più piccoli: «Questo non dipende dai genitori, magari dipende da quando si trova posto utile per la vaccinazione».