ANCONA – Accorciano i tempi, si organizzano e in 140 si sottopongono al vaccino. Al via la campagna per i medici di base al distretto 7, ex Crass. Questa mattina, in anticipo di quasi un mese, sono partite le vaccinazioni per i camici bianchi che sono a contatto diretto con i pazienti. «Così siamo pronti per andare nelle case di riposo – spiega Annalisa Pini, medico di famiglia di Ancona – e per vaccinare gli anziani. Una iniziativa spontanea e autonoma, nata grazie alla collaborazione del distretto di medicina generale e del servizio prevenzione, per accorciare i tempi».
Dopo aver avvisato la categoria e aver preso 140 prenotazioni, questa mattina sette medici di base si sono prima vaccinati tra di loro, all’ex Crass (sede del distretto 7) poi si sono divisi in due unità e in due palazzine distinte per vaccinare i colleghi arrivati da tutto il territorio provinciale: il distretto centro (che comprende tutta Ancona città) il distretto sud (con Osimo, Loreto e Castelfidardo) e il distretto nord (con Falcobara, Chiaravalle, Monte San Vito, Polverigi e Agugliano).
«È una iniziativa partita da noi – sottolinea Michele Caruso, medico di famiglia di Ancona centro – fatta per rompere il muro e iniziare la vaccinazione perché nessuno ancora prendeva l’iniziativa. L’adesione è stata su base volontaria». Una iniziativa ben accolta dai professionisti che, scaglionati ad orario, sono arrivati per l’iniezione.
La Regione aveva inviato un link, prima di Natale, per chi voleva vaccinarsi. «C’erano a disposizione però pochi posti dove procedere – spiega Pini – così abbiamo accelerato proponendo una giornata all’ex Crass». Un impegno extra lavoro. Con il supporto dell’Asur sono state messe a disposizioni le dosi dei vaccini, i locali all’ex Crass, i farmacisti che hanno preparato le fiale poi inoculate dalla squadra dei medici di base. A supporto delle vaccinazioni c’era anche una squadra del 118 con l’ex direttore della centrale di Ancona Soccorso Riccardo Sestili (in pensione) pronta ad intervenire in caso di reazione da vaccino sui medici. L’attività di vaccinazione è iniziata alle 9.30 e si è conclusa alle 13. «Tre medici che si erano prenotati non sono venuti – dice Pini – mentre un quarto presentava sintomi e quindi non abbiamo potuto procedere alla inoculazione. Le quattro dosi però non sono andate perse perché le abbiamo inoculate a quattro infermieri che da lunedì entreranno in servizi al distretto sette. Se si prenota ci si deve presentare oppure si deve avvisare perché le dosi vengono scongelate prima e se non si usano vanno perse. Non possiamo permetterlo».