ANCONA – Via libera nell’Aula del Consiglio regionale all’unanimità alla proposta di legge per interventi di sostegno e di valorizzazione della cultura musicale, della tradizione e della produzione della fisarmonica. Un provvedimento che punta ad investire nell’economia della cultura considerando la fisarmonica come un patrimonio del territorio oltre che una risorsa e cercando di spingere ulteriormente sulla sua promozione.
La proposta di legge, ad iniziativa dei consiglieri della Lega Mirko Bilò, Chiara Biondi, Giorgio Cancellieri, Luca Serfilippi, di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, Nicola Baiocchi, Marco Ausili, dell’Udc Dino Latini, dei Civici Marche Giacomo Rossi, ha aggiornato la legge approvata nel 2016.
Ad entrare nel dettaglio degli obiettivi della legge è il consigliere della Lega Mirko Bilo’, relatore di maggioranza in Aula. «È un intervento legislativo – spiega – che vuole valorizzare a tutto tondo uno strumento, espressione del nostro patrimonio culturale materiale ed immateriale, continuando a raccontarne l’incredibile storia». Relatrice di minoranza la consigliera del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri.
La nuova legge, che modifica il titolo della precedente in “Circuito storico, culturale, artistico, musicale e produttivo della fisarmonica”, amplia la dotazione finanziaria a disposizione, che passa da 25mila a 50mila euro, crea una rete tematica che da Castelfidardo “Città della fisarmonica”, riconosce come testimoni di questa tradizione musicale anche i Comuni di Camerano, Loreto, Mondolfo, Numana, Osimo e Recanati.
Il circuito, precisa il vice capogruppo consiliare della Lega Bilo’ comprende «i luoghi dove la fisarmonica affonda le proprie radici a partire da Castelfidardo passando per i vicini Comuni di Camerano, Loreto, Numana, Osimo, Recanati e, nel pesarese, Mondolfo. La città di Castelfidardo – osserva – in particolare, vero e proprio brand internazionale nel settore, viene riconosciuta come Città della Fisarmonica e il suo Premio Internazionale della Fisarmonica come eccellenza regionale».
Il provvedimento, che incassa i pareri favorevoli di Crel e Cal in quanto migliorativa della norma già esistente, istituisce inoltre la Giornata regionale della Fisarmonica prevede la promozione internazionale, con il coinvolgimento delle associazioni dei marchigiani all’estero, oltre all’organizzazione di convegni, eventi, spettacoli, con incentivi per i progetti di valorizzazione.
Bilo’, citando le parole del premio Nobel Gabriel Garcia Marquez che in un suo romanzo aveva scritto “Io personalmente, farei innalzare una statua a questo mantice nostalgico, amaramente umano”, evidenzia che i marchigiani hanno «la fisarmonica nel cuore: appartiene al nostro vissuto di ieri e di oggi ed è l’anima vibrante dei territori dove ha raggiunto la sua massima espressione artistico-costruttiva. Ringrazio i colleghi della prima Commissione guidata da Renzo Marinelli e, in particolare Carlo Ciccioli con cui molto ci siamo confrontati. Con la legge approvata oggi abbiamo dato alla fisarmonica lo status che hanno certe statue leggendarie: testimoni della storia capaci di lanciare un richiamo prepotente al presente e al futuro del territorio in cui sono ospitate».
Il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli ha evidenziato che le modifiche e le integrazioni, passate all’unanimità, alla legge regionale 30 settembre 2016, n. 22 «proseguiamo in un virtuoso progetto di valorizzazione dei tratti distintivi delle Regione Marche a beneficio dei nostri artigiani e del rafforzamento del turismo. Una Legge regionale che andava modificata per farla funzionare al meglio, come ci era stato segnalato dall’Amministrazione comunale di Castelfidardo, di cui si è fatto interprete il consigliere regionale della Lega, Mirko Bilò, che ringrazio per aver coinvolto l’intero Consiglio Regionale».
«La bravura dei nostri artigiani – prosegue -, che sono riusciti a dar vita a un distretto economico che ha aiutato a fare la storia dell’economia marchigiana, ha contribuito ad affermare nel mondo questo strumento musicale, la fisarmonica. Ne sono seguiti anni di difficoltà, ma speriamo anche attraverso queste nuove modifiche e integrazione della Legge regionale n. 22, di contribuire a una sorta di rinascita del settore. Siamo consapevoli che la dotazione finanziaria non permetterà di risolvere tutte le problematiche, ma c’è l’impegno di tutta la maggioranza di centrodestra e, soprattutto, dell’Esecutivo guidato dal presidente Francesco Acquaroli, di rafforzarlo. Come per il riconoscimento di Pioraco e Ascoli come città della carta, e di Fabriano come città della carta e della filigrana, proseguiamo – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche Carlo Ciccioli – nell’opera di rafforzamento dei tratti distintivi delle realtà comunali che hanno reso le Marche un modello sotto molteplici punti di vista».