Ancona-Osimo

Vandali e minacce ai turisti sul Parco, solidarietà e appelli ai politici

Continuano ad arrivare segnalazioni di turisti "maltrattati" lungo il sentiero della Gradina, come gli attestati di solidarietà all'ente Parco. Michelangelo Tumini (SI Valmusone) lancia un appello ai sindaci dei Comuni che vi ricadono

Uno dei cartelli "vandalizzati" del Parco

SIROLO e OSIMO – Gli atti vandalici e le minacce dirette ai turisti sul Conero e denunciate dall’ente Parco nei giorni scorsi fanno pensare e dibattere anche i politici. A Osimo Michelangelo Tumini, coordinatore di Sinistra italiana per la zona a sud di Ancona, esprime “solidarietà” al presidente del Parco Gilberto Stacchiotti.

«A nulla sono valse le tante battaglie a difesa della scelta di realizzare il Parco ieri e il tentativo oggi di creare l’area marina protetta, visto che l’ente Parco è costretto a difendersi da coloro che si ritengono i proprietari non solo delle abitazioni ristrutturate ma anche dei percorsi individuati con un Piano particolareggiato del Parco, con il buon e giusto intento di far fruire in tranquillità e sicurezza una proprietà aperta al pubblico – dice -. Grazie a chi per tanti anni si è dedicato a salvaguardare un territorio, che per tale scelta continua a portare turisti da ogni parte del mondo favorendo tutte le strutture al servizio di un turismo di qualità. Oggi mi permetto di chiedere a Moreno Misiti, sindaco di Sirolo, e anche a quelli di Numana e Ancona, di non lasciare solo il presidente del Parco a difendere un patrimonio che non è di chi ha avuto il “favore” di poterci vivere con una propria abitazione ma dell’intera collettività, che ha l’unico desiderio di poterlo vivere nei modi, forme e regole che l’ente Parco si è dato con il piano del Parco un po’ di anni fa».

«Andatevene via da qui, questa è proprietà privata, non potete passarci» e poi gli insulti, pesanti, tanto da infastidire e soprattutto impaurire i turisti che stavano passeggiando lungo il sentiero. Quelle persone in vacanza sul Conero, tutte italiane, hanno subito riportato il fatto all’ente Parco del Conero. Non è la prima volta che capita lungo il sentiero 318, l’anello della Gradina, preso di mira anche dai vandali. Dopo la denuncia pubblica è scoppiata la “bolla”, con tante altre segnalazioni che coprono l’arco temporale di un anno. Pare che parte della segnaletica che indica il passaggio sulla proprietà incriminata sia stata cancellata volutamente da uno dei proprietari delle abitazioni e dei terreni che si estendono lungo quei cinque chilometri e mezzo ad anello tra il Poggio, Varano e Camerano. Sono solo supposizioni, fatto sta che proprio lungo quel sentiero, così come in tanti altri, nell’ultimo anno parte della segnaletica è stata distrutta o addirittura divelta. In molti chiedono la presenza delle guardie del parco che possano segnalare comportamenti simili e stroncarli.