ANCONA – Vandali scatenati, continuano gli sfregi alla città. Stavolta, nel mirino dei teppisti, è finita una delle panchine di piazza Cavour, la centralissima piazza di Ancona.
Stiamo parlando di una delle tante sedute di marmo bianco che si trovano in una delle più belle piazze Liberty del capoluogo marchigiano. La panchina imbrattata si trova sul lato della piazza compreso tra via Salomone e via Simeoni.
Una scritta choc, che non passa inosservata, quasi un elogio alla necrofilia, perché c’è infatti scritto: «Sesso con i cadaveri». È questa la macchia nera, fin troppo evidente, sulla seduta che si trova esattamente di fronte alla sede del Consiglio regionale, a due passi dal centro.
Una scritta senza alcun senso, come la maggior parte di quelle che da un po’ di tempo, ad Ancona, devastano monumenti e arredi urbani. A giudicare dallo stato della scritta, sembrerebbe davvero recente. Una scritta che pare avere alcune analogie – per com’è scritta – con il «mi manchi» ai piedi del bastione centrale del Monumento ai Caduti, al Passetto.
Ne avevamo parlato a inizio giugno e gli esperti avevano evidenziato come quella scritta, al Monumento, fosse stata realizzata con della vernice. Proprio come (probabilmente) quella di piazza Cavour.
D’altronde, lo spessore delle parole è grosso ed è quasi certamente da escludere che sia stata fatta con un pennarello. Stavolta, però, la scritta, al contrario di quella sul Monumento, non rimanda all’amore giovane, tutt’altro.
A vedere questo imbrattamento, pare che il (o la) writer abbia esitato prima di compiere il gesto. Difatti, la prima lettera (una S) riporta un tratto non ben definito. Al termine della frase, poi, il tentativo di disegnare un cuore, altra macchia. Un alone che potrebbe essere destinato a rimanere. Come quello sul Monumento, per cui Roberto Rubegni, amministratore delegato di AnconAmbiente (la ditta che si occupa di riportare a vergine i siti imbrattati) aveva detto: «Stavolta sarà dura cancellare la scritta, altro che 2500 euro».
Anche il vandalismo di piazza Cavour potrebbe aver penetrato il materiale della panchina. E se mai si volesse risalire agli autori del reato (perché di questo si tratta), potrebbero rivelarsi utili le telecamere della piazza. Che in quel lato, tra l’altro, aveva subìto un importante intervento di restauro da parte dell’Amministrazione comunale, qualche anno fa.
Un lato piuttosto nascosto, su cui spesso si ritrovano senza tetto, ma anche gruppi di giovani scalmanati in attesa degli autobus. Persino in pieno centro, in corso Garibaldi, è stata vandalizzata una panchina, con tanto di data e di orario del raid. Qui, si legge: «22.05.2022 ore 16», scritto con un pennarello nero.
Intanto dal Monumento del Passetto si sta staccando il nastro adesivo che il Comune aveva messo sul bastione centrale per coprire le tante scritte che da inizio giugno rovinano il simbolo della città.