ANCONA – Hanno letto e analizzato oltre mille verbali per raccontare la storia della città di Ancona dal 1933 al 2019. Episodi curiosi e insoliti: dal vigile che leggeva il giornale anziché lavorare, a quello che si era assentato per «bisogni corporali».
Ma anche storie serie, di vita vera: i bombardamenti del ’43, la miseria, la povertà, la fame. E poi i servizi del maggiore Marco Caglioti, attuale comandante della polizia locale di via dell’Industria, che all’epoca scovò una delle prime case squillo, in centro.
Un doppio volume scritto da Luca Guazzati e Mariano Moresi, dal titolo Storia delle guardie municipali di Ancona. Si ripercorrono 150 anni di storia attraverso i verbali del corpo. «Vogliamo valorizzare e umanizzare questa figura professionale», dicono. Si parlerà dei vizi (molti) e delle virtù (molte meno) dei cittadini anconetani in una presentazione piuttosto insolita e curiosa.
Appuntamento per domani (14 dicembre), alle 17, in Galleria Dorica. Divertimento assicurato con l’interpretazione dei verbali più simpatici di Stefano (Rana) Ranucci. Si parlerà pure del verbale ancora secretato che impedì lo svolgimento del festival di Ancona. Un festival storico che venne ideato da Vittorio Sulpizi e Mario Vico, che proprio negli anni ’50-’60, alla fiera della pesca, lanciarono la musica italiana, dopo aver scoperto Adriano Celentano mentre si esibiva in piazza Cavour. Pare che in tanti firmarono esposti e lamentele tanto che il Comune diede lo stop al festival. È mistero ancora oggi sul perché.
E poi il primo semaforo di Ancona, arrivato nel 1934. La statua di Traiano issata da 40 vigili di cui solo 39 premiati. E poi gli agenti che leggevano il giornale in servizio o giovano a carte in Comune, in compagnia di un calzolaio. O, ancora, il vigile ausiliario che anziché controllare l’entrata e l’uscita del pubblico da un cancello di via Giannelli leggeva il giornale nel sottoscala di un palazzo.
Patrocinato dal Comune (con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Ancona), all’evento prenderanno parte lo storico, Sergio Sparapani e il vicesindaco di Ancona, nonché assessore alla sicurezza e alla polizia locale, Giovanni Zinni.