ANCONA- Il PalaPrometeo Estra, che per il popolo anconetano sarà sempre il PalaRossini, è pronto dopo anni ad alzare nuovamente il sipario al grande Futsal. L’occasione questa sera con la Finale Scudetto tra Pescara C5 e Luparense, in virtù della squalifica del campo della società abruzzese. In caso di vittoria degli “ospiti”, per via dell’1-2 maturato nelle precedenti gare, lo Scudetto sarà assegnato direttamente stasera. Qualora dovessero prevalere i pescaresi si replicherà tra due giorni, sempre ad Ancona, per l’eventuale Gara5.
L’impianto anconetano è impaziente di accogliere al meglio il grandissimo evento. Un treno speciale da Pescara e tanti mezzi privati per i sostenitori del Delfino, due pullman direttamente da San Martino di Lupari e un numero esorbitante di appassionati marchigiani. Sono tantissime le richieste già pervenute da parte delle società sportive locali che unite ai non tesserati fanno pensare al pubblico delle grandissime occasioni. Le forze dell’ordine, in collaborazione con le società, hanno messo in piedi un piano di sicurezza rigido per garantire che il protagonista della serata sia solo il Futsal. A Marco Calabresi, voce di Fox Sports che questa sera sarà in diretta alle 20.30 sul canale 204 di Sky, una riflessione sulla gara.
Calabresi, come arrivano le due squadre all’appuntamento?
«Ci arriva meglio il Pescara, non tanto dal punto di vista fisico quanto sotto l’aspetto mentale. La Luparense, al netto delle squalifiche, credo abbia maggiori rotazioni, ma la vittoria del Pescara in gara 3 ha “rianimato” una squadra che dopo le prime due partite sembrava spacciata. E l’inerzia potrebbe essere cambiata».
L’orgoglio del Pescara può annullare il match ball della Luparense?
«Certamente sì, ma mai come stavolta è impossibile fare un pronostico. Anche perché la Luparense ha giocatori così esperti da poter chiudere la serie già stasera».
Che tipo di gara dobbiamo aspettarci?
«La partita che abbiamo visto in gara 1 e in gara 3: tesa, maschia, anche nervosa, ma bella. Gara 2 non è stata all’altezza di una finale scudetto, ma in quel caso c’erano gli strascichi pesanti di quello che è successo dopo gara 1».
Ad Ancona grandissima mobilitazione. Treno e mezzi privati da Pescara. Due Pullman da Lupari. È l’alba di un nuovo giorno per il Futsal?
«Non so se sia l’alba di un nuovo giorno: sicuramente la nascita di tifoserie organizzate e di un “interesse” anche in chi non si occupa di futsal sta rendendo questo sport non più uno sport da seguire in maniera asettica, seduti al palazzetto. Fino a qualche anno fa, il sabato si andava a vedere la partita e finiva lì. Ora ci si organizza per andare in trasferta, si discute sui social network (anche troppo, e anche chi non dovrebbe per il ruolo che ricopre!). C’è un’opinione pubblica, seppur ristretta. Anche la rissa dopo gara 1 ha portato ancora maggior attenzione su questa finale: di questo tipo di esposizione mediatica, però, si poteva fare a meno».
Perché non si può mancare all’evento?
«Perché la finale scudetto si gioca in un contesto a cui il futsal non è abituato: Pescara-Luparense in un palazzetto da 5.000 posti che di solito contraddistingue una finale di basket o di volley. Quante volte abbiamo detto “eh, se ce lo avesse il futsal un palazzetto del genere…”. Ecco, stasera ce l’ha: fate in modo che non resti neanche un seggiolino vuoto».