Ancona-Osimo

Via libera del consiglio regionale alla legge sulle Pro Loco

Istituito un elenco regionale e previsti contributi per i progetti di promozione, accoglienza e intrattenimento. Primo firmatario Andrea Putzu (FdI)

dal 16 al 18 luglio torna il Palio delle Contrade
Immagine di repertorio

ANCONA – Via libera unanime del Consiglio regionale alla legge sulle Pro Loco, che riconosce e valorizza le oltre 200 associazioni presenti sul territorio. Istituito un elenco regionale e previsti contributi per i progetti di promozione, accoglienza e intrattenimento. Stanziati 180mila euro per il biennio 2026-2027. La proposta di legge, primo firmatario Andrea Putzu (FdI), è stata sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza e opposizione e disciplina le attività delle oltre 200 associazioni presenti sul territorio con circa 18mila volontari, fino ad oggi normate da un articolo nel Testo unico del Turismo del 2006. Il testo prevede, inoltre, l’istituzione di un elenco regionale con requisiti di iscrizione e di un tavolo regionale. La Regione promuoverà le collaborazioni tra Pro Loco ed enti locali e sosterrà con contributi i progetti di promozione, accoglienza e intrattenimento. Per la realizzazione degli interventi sono stanziati euro 90mila per ciascuna delle annualità 2026 e 2027.

Andrea Putzu, consigliere regionale

Le dichiarazioni
«Il testo approvato si fonda su tre pilastri fondamentali: il pieno riconoscimento delle Pro Loco e dei loro organismi associativi, la valorizzazione del loro operato e l’introduzione di un finanziamento strutturale per sostenere le loro attività. In particolare, la legge definisce con chiarezza le attività delle Pro Loco Marche, riconoscendone il ruolo in diversi ambiti. Nell’ambito turistico, viene valorizzata la loro funzione di promozione capillare e continuativa del territorio, con l’organizzazione di attività culturali, artistiche e ricreative, il miglioramento dell’esperienza di soggiorno dei turisti e la cura dell’informazione e dell’accoglienza. In ambito culturale, viene riconosciuto il loro contributo alla trasmissione dell’identità marchigiana, delle tradizioni e della storia locale tra generazioni e persone di diversa estrazione e origine. In ambito sociale, viene valorizzato il loro impegno nella promozione del volontariato, nelle attività per la terza età, nell’educazione dei più giovani e nel coinvolgimento delle persone con disabilità. Con questa legge abbiamo voluto dare un riconoscimento concreto alle Pro Loco marchigiane, che rappresentano un patrimonio inestimabile per la nostra regione. Il loro lavoro quotidiano di promozione del territorio, valorizzazione delle tradizioni e coesione sociale è fondamentale per lo sviluppo turistico e culturale delle Marche. Ringrazio il Presidente Acquaroli, il Presidente della II Commissione Andrea Putzu, il relatore di minoranza Renato Claudio Minardi e il presidente regionale dell’UNPLI Marche Marco Silla, insieme a tutti i presidenti dei comitati provinciali e ai volontari che contribuiscono a far conoscere le bellezze e le eccellenze della nostra terra», le parole del relatore di maggioranza, Marco Ausili (FdI).
«Penso si tratti di una legge importante e che va nella giusta direzione poiché riconosce il valore sociale e culturale che da oltre sessant’anni le Pro Loco rivestono nella nostra regione. In molti comuni queste associazioni sono diventate dei veri e propri motori di coesione, aggregazione e solidarietà, ma anche di promozione turistica del territorio, grazie a circa 18 mila cittadine e cittadini, uno straordinario esercito di volontari che si impegnano con passione e generosità alla tutela delle tradizioni, del patrimonio storico-artistico, del folklore e delle tipicità enogastronomiche che costituiscono le basi dell’identità marchigiana”. “A queste persone, che quotidianamente dedicano il loro tempo ad altri e ai luoghi dove vivono, – prosegue Minardi – va tutto il nostro ringraziamento. Le loro attività, oggi come ieri, sono particolarmente importanti, anzi direi fondamentali, soprattutto nelle aree interne delle Marche, dove contribuiscono a rendere vivi i nostri stupendi borghi e contribuiscono in maniera decisiva a migliorare la qualità della vita delle comunità locali, oltre che dei visitatori che ne vengono attratti. Trovo quindi giusto che finalmente questo ruolo, oltre a ricevere un riconoscimento ufficiale, possa da oggi anche beneficiare di un sistema trasparente di contributi pubblici, che siamo sicuri saranno essenziali per potenziare il loro intervento sociale», ha concluso il relatore di minoranza Renato Claudio Minardi (Pd).

© riproduzione riservata