ANCONA – l consigli comunali di Ancona e Falconara dicono sì al raddoppio della Variante alla Statale 16, dando parere favorevole al progetto presentato dall’Anas.
Ad Ancona, ieri, lunedì 3 giugno, l’assise ha espresso all’unanimità parere favorevole, mentre a Falconara il voto è stato adottato all’unanimità solo dai dieci consiglieri di maggioranza presenti, dopo che i tre esponenti dell’opposizione (Pd, Cic/Saf, Lega) hanno abbandonato l’aula per non partecipare alla votazione. Il Comune di Falconara congiuntamente con quello di Ancona andrà alla Conferenza dei servizi che sarà convocata a breve per dare il via effettivo all’opera attraverso l’intesa Stato-Regioni.
Oltre al progetto, i Comuni hanno approvato Ordini del giorno per chiedere all’Anas di studiare alcuni svincoli da aggiungere al tracciato. Per quanto riguarda Ancona, il documento impegna Sindaco e Giunta a «richiedere all’Anas di predisporre, mediante un progetto aggiuntivo, l’inserimento di uno e/o due nuovi svincoli per il traffico veicolare, con esclusione dei mezzi pesanti, in modo da servire l’utenza degli abitanti di Falconara, Collemarino e Palombina, aggiornando in tal modo l’intervento. In questo modo si potrebbe ridurre l’afflusso del traffico a Torrette».
Con un ordine del giorno separato è stata messa nero su bianco anche a Falcoanara la richiesta all’Anas di progettare e realizzare uno svincolo che dalla variante si connetta al centro abitato tra Palombina e Collemarino, preservando però il valore naturalistico dell’area del Tesoro. Questo secondo documento è stato approvato anche con i voti della minoranza, fatta eccezione di Cic/Saf che non ha partecipato voto. Si è deciso di approvare due documenti separati, uno per il parere al raddoppio e uno per lo svincolo, per non compromettere la rapidità dell’iter di approvazione del progetto di ampliamento della Variante e le relative procedure di appalto dei lavori. Subordinare il sì al raddoppio alla realizzazione di uno svincolo avrebbe potuto comportare la sospensione di tale iter.
«In più occasioni sin dal 2010 – dice l’assessore all’Urbanistica Clemente Rossi – l’amministrazione comunale di Falconara ha chiesto all’Anas di prevedere un nuovo svincolo contestualmente all’approvazione del progetto per il raddoppio della Variante. Ci è stato risposto che questo avrebbe comportato un blocco della progettazione. Il Comune non intende incappare nel rischio che un’opera tanto importante per la viabilità e per la sicurezza venga posticipata. Il progetto rappresenta infatti una risposta concreta ai tanti incidenti, anche mortali, accaduti proprio in questo tratto di Statale. Per questo si è deciso di approvare due documenti separati, consentendo all’iter per il raddoppio della strada di procedere celermente».
Il raddoppio della Variante da Falconara alla Baraccola, con l’ampliamento da due a quattro corsie, è suddiviso in due lotti: Falconara-Torrette e Torrette-Baraccola. Il progetto che sarà esaminato dalla Conferenza dei servizi è quello relativo al lotto da Falconara a Torrette, finanziato con 233 milioni di euro.
Il progetto prevede il raddoppio della Falconara-Torrette sul lato sud del tracciato esistente, comprensivo di viadotti e gallerie, l’adeguamento della carreggiata nord, la riconfigurazione degli svincoli di Falconara e Torrette, l’adeguamento delle viabilità locali. È interessato un tratto di 7,2 km, in corrispondenza dei due svincoli esistenti, a partire dall’allaccio della Statale 76 di Castelferretti. Il progetto coinvolge l’adeguamento di due viadotti presenti sulla Statale 16 (completa demolizione e sostituzione) e la realizzazione di due nuove gallerie “Barcaglione” e “Orciani”.
Su proposta della vicepresidente Anna Casini, assessore alle Infrastrutture, la Giunta regionale nei giorni scorsi si era espressa positivamente alla realizzazione dell’intervento. Adesso i via libera al progetto di Ancona e Falconara arriveranno alla Conferenza dei servizi da cui è atteso l’ok formale al progetto esecutivo dell’Anas. Senza ulteriori intoppi il bando per l’appalto potrebbe arrivare entro fine anno così da poter avviare i lavori entro il 2020.