ANCONA – A Palazzo degli Anziani sono iniziati i lavori per realizzare l’Urban center, un centro di accoglienza turistica 3.0 per visitatori e turisti con tecnologie 3D. La ditta Pipponzi di Civitanova Marche che si è aggiudicata l’appalto ha cominciato l’intervento di ristrutturazione (250mila euro), finanziato dal Comune, e i lavori dureranno circa sei mesi. L’Urban Center troverà posto nel terzo piano seminterrato di Palazzo degli Anziani e saranno quindi recuperati i locali del piano più basso, accessibile da piazza Dante Alighieri.
Il nuovo centro di accoglienza turistica 3.0 sarà dotato di competenze e dispositivi in grado di fungere da “vetrine del Made in Marche”, configurandosi come gate promozionale per l’intero territorio delle Marche. Si tratterà dunque di un nuovo modello di IAT (Informazioni e accoglienza turistica) che utilizzerà tecnologie legate alla realtà aumentata, finalizzate alla ricostruzione tridimensionale di ambienti storico-archeologici, attraverso il quale sarà possibile fruire il territorio in maniera virtuale. Un punto informativo pensato anche in vista del prossimo Home port crocieristico che troverà posto nell’area del porto antico.
I lavori appena iniziati per la creazione dell’Urban center sono però il primo stralcio di un intervento più grande che riguarda un restauro più ampio di Palazzo degli Anziani e la riqualificazione del fronte mare. Tutti progetti previsti nel programma ITI Waterfront 3.0, articolato su più sezioni progettuali per valorizzare il fronte mare, tra cui anche la realizzazione della scalinata dell’architetto De Carlo che scende da Palazzo degli Anziani a piazza Dante Alighieri e la valorizzazione della Casa del Capitano. Il Comune di Ancona ha infatti ottenuto il finanziamento del progetto per il “Waterfront 3.0” con un contributo di 6,2 milioni di euro attraverso i Programmi operativi Fesr e Fse Marche, in questo caso destinati a promuovere, attraverso investimenti territoriali integrati (Iti), qualità di vita e sostenibilità nelle aree urbane. Ai 6,2 milioni di fondi europei si aggiungono i finanziamenti per 1,5 milioni di Comune, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Ismar Cnr e Soprintendenza archeologica.
Dopo l’avvio dei lavori per l’Urban Center, dunque, il prossimo passo sarà la demolizione parziale dell’edifico che ospita la palestra del Nautico, e totale delle cosiddette Officine dell’istituto. Gli obiettivi sono valorizzare l’area del porto traianeo e la Casa del Capitano, superare un dislivello visivo importante tra città e porto e inserire uno spazio multifunzionale tra il varco della Repubblica e il porto antico. Con la demolizione sarà così possibile realizzare un passaggio diretto alla zona archeologica dal livello del porto, attraverso un varco realizzato sul muro di contenimento della passerella. L’operazione è complementare al progetto della nuova copertura degli scavi archeologici che sta portando avanti la Soprintendenza, coerentemente a quanto individuato nel progetto ITI-Waterfront.