Ancona-Osimo

Vietato ballare. Capodanno in bilico tra cenoni e musica di sottofondo

Va in scena il capodanno dell'incertezza. Le discoteche sono fuori gioco con l'ultimo decreto che ne impone la chiusura fino al 31 gennaio. Negli hotel restano confermati i cenoni con la musica di sottofondo. Ma nel frattempo arrivano le telefonate di chi vuole ritirare la prenotazione.

ANCONA- Capodanno col fiato sospeso. Fioccano le disdette ai cenoni, ma gli organizzatori non mollano. Per ora resta tutto confermato. Tranne i party in discoteca, chiuse dal decreto Natale fino al 31 gennaio. Alcune, grazie alla presenza del ristorante, hanno riconvertito il veglione in una cena spettacolo. Altri hanno addirittura pensato ad organizzare dei giochi di gruppo, per allietare la serata, da fare rigorosamente ognuno al proprio tavolo. Insomma, nulla è dato per perso. Chi ha investito sul capodanno non vuole cedere all’idea di dover annullare. 

Vietato ballare

Quasi in un remake di “Footlose”, film degli anni ’80 dove in una tranquilla cittadina del midwest statunitense venne vietato il ballo perché considerato un pericoloso viatico alle pratiche lascive del demonio. Certo, qui il problema è tutt’altro che etico. Ma la discriminante resta il ballo: bandito dall’ultimo decreto ministeriale. Così alcune discoteche, come il Donoma a Civitanova ad esempio, che può fare leva sul ristorante, terrà chiusa la sala da ballo e convertirà il party in una cena spettacolo. Lo stesso farà il promoter Alessandro Sartarelli di Eventi Divertenti, che per il 31 dicembre ha organizzato il veglione a Villa Verdefiore ad Appignano. Ma all’ultimo ha dovuto rinunciare ai dj. «La serata la faremo comunque – dice Sartarelli – ma il programma non è quello che avevamo annunciato tempo fa». Ci sarà comunque la musica dal vivo «ma sarà solo un accompagnamento di sottofondo» assicura l’organizzatore. E allora non resta che trovare formule alternative per evitare che la serata, ad un certo punto, perda la sua verve. «Faremo dei giochi che coinvolgeranno tutti i presenti – spiega Sartarelli – ma ogni gruppo dovrà rimanere seduto al proprio tavolo». Infatti sarà compito dello staff evitare che si creino assembramenti. 

Le disdette

Ma c’è un problema che incombe su buona parte delle feste organizzate: le disdette. Infatti cominciano ad arrivare telefonate di gruppi che chiedono di annullare la propria prenotazione. E ad oggi non sembra che le partecipazioni facciano saltare di gioia. «Non solo non c’è il sold out – racconta Eros Renzetti, titolare dell’hotel Fortino Napoleonico di Portonovo – ma siamo anche molto lontani dal tutto esaurito». E adesso si sta addirittura verificando il dietro front di quelli che avevano prenotato. «Purtroppo stanno arrivando le disdette – continua Renzetti – ma andiamo avanti lo stesso. Il capodanno, per ora, resta confermato». E la formula, ovviamente, è quella che stanno adottando un po’ tutti: «cenone e musica di sottofondo» dice Renzetti. 

Le discoteche

Il colpo più duro è sicuramente per le discoteche, che ad una settimana dalla serata si sono non solo viste annullare l’evento, ma addirittura hanno ricevuto lo stop di un mese. «Il danno economico è enorme – dice Francesco Rossetti, titolare del Mamamia, Miami, Noir e referente Silb Confcommercio – oltre al mancato incasso sono andati in fumo anche tutti gli investimenti che avevamo già predisposto per il capodanno». I soldi spesi per la pubblicità, infatti, non potranno essere recuperati. «Sarà il capodanno dell’abusivismo – incalza Rossetti – perché la gente si ritroverà dentro le abitazioni private dove nessuno può controllare, e i contagi si moltiplicheranno». Per il settore dell’intrattenimento si è tornati nell’incubo della sopravvivenza. «Ancora una volta ci obbligano a non lavorare e non si parla di ristori – prosegue Rossetti – di nuovo si sono dimenticati di tutti coloro che lavorano in questo comparto. La situazione è davvero allarmante per noi».