ANCONA – La direzione regionale dei vigili del fuoco saluta Cristina D’Angelo, al comando dal luglio 2023: il dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile l’ha infatti nominata nuovo direttore interregionale del Veneto e Trentino Alto Adige in sostituzione del dirigente generale Loris Munaro. Cristina D’Angelo assumerà l’incarico nelle prossime settimane, intanto si congeda da Ancona e dalla direzione regionale tracciando un bilancio dei suoi diciotto mesi anconetani e marchigiani. «Il bilancio è assolutamente positivo – ha raccontato –, ho acquisito una conoscenza di questo territorio cui ho cercato di restituire la conoscenza di trent’anni di esperienza nel corpo nazionale dei vigili del fuoco cercando di portare novità, sicuramente mantenendo elevati gli standard del soccorso tecnico urgente, ma cercando anche di migliorare tutta l’attività di prevenzione, assolutamente fondamentale. Da una parte me ne vado contenta, perché ricoprirò un incarico di prestigio, visto che sarà direttore interregionale di Veneto e Trentino Alto Adige. Dall’altra a malincuore, perché chiudere tutto lascia sempre un po’ d’emozione. In questo anno e mezzo c’è stata una grande attività da parte di tutti i comandi provinciali e grazie ai comandanti sempre presenti e al loro coordinamento, grazie alla formazione, all’acquisizione di nuovi mezzi e al miglioramento del personale e delle sedi abbiamo mantenuto elevati gli standard di professionalità».
Le attività che hanno richiesto maggiore impegno le Marche le conoscono bene, per loro sfortuna: «Abbiamo puntato molto sul soccorso, naturalmente – ha proseguito Cristina D’Angelo –, legato in questa regione purtroppo ad alluvioni, a situazioni di maltempo, al vento, situazioni di disagio in cui siamo intervenuti. Ma ho puntato molto anche sull’attività di prevenzione, legata in particolare alle aziende a rischio d’incidente rilevante, alcune delle quali molto importanti e impattanti sul territorio». I consigli per il periodo natalizio: «Bisogna sempre prestare attenzione in casa a non sovraccaricare troppo le prese elettriche, gli alberi di Natale sono costituiti nella maggior parte dei casi da materiale molto infiammabile, e il sovraccarico di prese elettriche potrebbe causare l’innesco dell’albero e a sua volta l’albero, magari posizionato vicino a tendaggi, potrebbe generare incendi in appartamento. Ricordiamo che gli incendi in appartamento, benché non se ne parli tantissimo, sono una percentuale molto elevata rispetto al totale».
Cristina D’Angelo ha quindi ricordato i numeri del 2023 e del 2024: «Nella regione abbiamo compiuto circa 33mila interventi nel 2023, a oggi nel 2024 siamo a circa 28mila. Tante le esercitazioni, quelle nazionali di colonna mobile regionale, nell’area di Pesaro Urbino simulando un’alluvione, in quella di Ascoli Piceno simulando un incendio boschivo complesso e ancora nella zona di Pesaro Urbino, simulando un terremoto, più tutta una serie di altri addestramenti. Abbiamo avuto 16 micro emergenze nelle varie province. Abbiamo modernizzato la sala operativa regionale che ha una funzione di coordinamento di tutte le altre sale operative ed è l’interfaccia con il centro operativo nazionale del ministero. Abbiamo aggiunto anche un’unità cinofila, da quattro siamo passati a cinque, che viene utilizzata in particolare nelle ricerche di persone scomparse. Importante l’incremento dei droni che sono utilizzati per individuare con rapidità le aree degli incendi. Per l’antincendio boschivo abbiamo utilizzato 2300 unità: in accordo con la Regione Marche abbiamo un protocollo, in supporto a questa terribile calamità tipicamente estiva: sono stati circa 800 gli incendi e circa 200 gli ettari bruciati sia lo scorso anno sia in questo».