Ancona-Osimo

Violenza sessuale di gruppo a Porto Recanati, l’ex professore: «Solo baci, poi abbiamo parlato di religione»

Si è svolto in Tribunale a Macerata l'esame dei due imputati, entrambi hanno rigettato le accuse. Il 45enne, oggi dipendente in una scuola, ha aggiunto che hanno concluso la serata guardando "Gesù di Nazareth"

Il Tribunale di Macerata
Il Tribunale di Macerata

PORTO RECANATI – «Nessun rapporto sessuale, qualche bacetto. La sera quando tutti sono andati via abbiamo parlato di religione e abbiamo visto il “Gesù di Nazareth” di Zeffirelli». In estrema sintesi è stata questa la versione data oggi ai giudici del collegio dall’ex professore portorecanatese di 45 anni (ora dipendente amministrativo in una scuola) accusato, in concorso con un muratore 53enne, di violenza sessuale di gruppo su una giovane mamma anconetana. Anche il coimputato ha negato gli addebiti.

Il loro esame dinanzi al collegio presieduto dal giudice Andrea Belli e al pubblico ministero Rosanna Buccini è durato meno di un’ora. La vicenda risale al 24 aprile del 2021. La giovane anconetana, nell’ultima versione fornita agli inquirenti, aveva detto che quella mattina verso ora di pranzo era arrivata a casa dell’ex professore e dopo aver pranzato insieme, ed essersi baciati erano andati a casa del fratello di lui. In quella casa ci sarebbero stati anche il muratore e successivamente sarebbero arrivate due ragazze e il terzo presunto violentatore. Tutti avevano bevuto vino e assunto droga, poi lei, i due imputati e il terzo uomo erano andati a casa dell’ex professore per prendere altro vino e lì sarebbe stata violentata: mentre il muratore e il terzo uomo la tenevano, il 45enne avrebbe abusato di lei.

In aula oggi entrambi gli imputati hanno dato un’altra versione. Hanno riferito che quel 24 aprile sono sempre stati a casa dell’ex professore in quattro (i due imputati, il fratello del 45enne e la donna). Verso le 18 il muratore e il fratello dell’ex professore sarebbero usciti per una 20ina di minuti per acquistare 0,4 grammi di cocaina che avrebbero poi consumato tutti e quattro a casa. L’ex professore ha negato di aver avuto rapporti sessuali con la persona offesa, parlando solo di «qualche bacetto» scambiato nel pomeriggio, poi avrebbero assunto cocaina con gli altri, avrebbero bevuto una bottiglia di vino e cantato per diverso tempo. Alle 20.30 in casa erano rimasti solo l’ex professore e la donna. «Abbiamo parlato per diverso tempo di religione poi abbiamo visto il film di Franco Zeffirelli “Gesù di Nazareth”», ha concluso. «Gli imputati hanno confermato la tesi già sostenuta dalla difesa e dal testimone (il fratello dell’ex professore, ndr) che verrà sentito il 29 gennaio, ma che è stato già sentito a sit in fase di indagine», ha commentato l’avvocato Luca Froldi che con il collega Giuseppe Lupi difende il 45enne. A gennaio saranno sentiti anche il consulente di parte nominato dalla difesa dell’ex professore, il medico legale Roberto Scendoni che ha analizzato i certificati medici agli atti, e tre vicini di casa. Il muratore è difeso dall’avvocato Rita Sisti, mentre la persona offesa è parte civile con l’avvocato Marco Pacchiarotti del foro di Ancona.

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