ANCONA – «Come Associazione Fitness Marche, aspettiamo da mesi un incontro con il sottosegretario Valentina Vezzali e più volte abbiamo chiesto al presidente Francesco Acquaroli di aiutarci ad ottenerlo, senza mai esserci riusciti, oggi vediamo che la Vezzali viene nelle Marche e nessuno ci avvisa». È lo sfogo di Gianluca Egidi, presidente di Afm, l’Associazione Fitness Marche che raggruppa le strutture sportive private della regione.
Ieri mattina il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali, si è recata insieme al presidente della Regione Marche Acquaroli a Monte Giberto (Fm), dove è stata accolta dal sindaco Giovanni Palmucci, per inaugurare il campo polivalente riqualificato.
«Ci sono centinaia di palestre in ginocchio con centinaia di migliaia di euro di debiti – prosegue -, a seconda delle dimensioni e con problemi enormi nella ripartenza, e la priorità del governatore è quella di portare la Vezzali a Monte Giberto, ma non ad incontrare i rappresentanti delle palestre per portare le nostre istanze al governo? Tutto questo ci sembra veramente imbarazzante».
Egidi spiega che non essendoci il ministero allo Sport, «quando c’è il Consiglio dei Ministri nessuno parla delle esigenze del mondo dello sport, Vezzali invece riferisce direttamente a Draghi, per noi sarebbe stato molto importante incontrarla per farle presente quella che è la situazione dopo 10 mesi di chiusure forzate»
Il 24 maggio le palestre hanno riaperto i battenti, ma senza la possibilità di utilizzare le docce e con la difficoltà di ritrovarsi a ridosso dell’estate, un periodo in cui l’affluenza in queste strutture è ridotta al lumicino. Accanto a questo c’è la questione dei voucher con gli abbonamenti pagati dagli utenti e non utilizzati a causa delle chiusure, pacchetti che però devono recuperare lasciando le palestre con introiti ridotti all’osso. Una ripartenza difficile, che nelle Marche ha visto solo l’80% delle strutture riaprire i battenti.
«Mediamente ogni palestra ha perso in questi 10 mesi di chiusura 600mila euro di fatturato, ha maturato mediamente 350mila euro di debiti verso i propri clienti ed ha sostenuto spese, durante la chiusura, per circa 100mila euro» ottenendo ristori complessivamente «per circa 26mila euro, ricevuti dalle palestre più grandi, spiega.
Egidi rimarca che centinaia di Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche «versano in una situazione disperata» che vede oltre alle perdite in termini di fatturato, anche «centinaia di migliaia di euro di spese sostenute durante la chiusura, milioni di euro di abbonamenti pagati ma non goduti da restituire agli utenti e ristori inesistenti. Il rischio fallimento per molti di noi è dietro l’angolo».
Un problema anche per i collaboratori di questo settore. «Parliamo anche di migliaia di collaboratori sportivi e dipendenti che si troveranno senza un posto di lavoro – prosegue -. Con tutti i danni subìti, non ci sarà più posto per tutti in assenza di adeguati ristori. Migliaia di famiglie, quindi, si troveranno a non avere più un’entrata economica per sostenere le spese di tutti i giorni. Per questo ci è difficile digerire che il presidente Acquaroli ed il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali di fronte a questo scenario abbiano dato priorità all’inaugurazione del campo polivalente di Monte Gilberto».
«Noi siamo sempre in attesa di essere ascoltati – conclude -, ma la fiducia nelle Istituzioni coinvolte in questa vicenda è stata decisamente compromessa, nonostante questo auspichiamo che il confronto che continuiamo a chiedere da mesi possa finalmente essere accolto».