ANCONA – «Un’insopportabile nube di tristezza sembra dover avvolgere per sempre la vita notturna del capoluogo di regione. Nessuna idea, nessuna sinergia, zero progettualità, ma solo tanta approssimazione e un atteggiamento burocratico repressivo da parte del Comune che non fa altro che aggravare il quadro». Così Francesco Rubini, capogruppo SEL – Ancona Bene Comune, per cui «basta fare pochi chilometri a nord o a sud di Ancona per provare almeno a copiare o quanto meno a prendere spunto: Senigallia, San Benedetto, Civitanova, Pescara, Porto Recanati. Nulla di trascendentale, ma una sana e semplice sinergia tra tessuto privato ed amministrazione pubblica che permette ad adolescenti e teenager di muoversi liberamente durante la notte e poter scegliere tra locali ed eventi di varia e diversa natura».
«Ad Ancona invece no – denuncia Rubini – tutto questo sembra non poter accadere e, a parte il lodevole tentativo di rianimare l’area del Lazzaretto, è un clima di deserto a caratterizzare le nottate dei nostri giovani. Le conseguenze sono più che ovvie: centro città spettrale, attività economiche chiuse, giovani in fuga costretti a fare pericolosi chilometri di guida notturna per trovare un po’ di vita. A questo punto viene da chiedersi se a qualcuno dalle parti del Pd e soci interessi qualcosa dei tanti ragazzi e ragazze che vivono e frequentano la città. Occorrerebbe senza dubbio una rivoluzione anche in questo campo: ci auguriamo che le prossime elezioni possano finalmente portare un’aria nuova e fresca ad una città dall’aspetto fin troppo cadaverico».