ANCONA – Il 28% degli studenti delle scuole superiori è vittima di bullismo, la percentuale sale al 30% tra gli alunni delle scuole medie. I dati sono in netta crescita rispetto allo scorso anno e questa mattina “Una vita da social”, la campagna educativa itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni sui temi dei social network e del cyberbullismo, ha fatto tappa ad Ancona. Dalle 9, il truck della Polizia di Stato è presente nel plesso universitario della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Univpm, dove i poliziotti della Polizia Postale e Comunicazioni Marche hanno incontrato gli studenti delle terze classi dell’istituto IISVA di Torrette, già esperti in scienze e informatica.
«Sono in aumento le segnalazioni di casi di bullismo e cyberbullismo – dichiara il Primo dirigente della Polizia postale Cinzia Grucci – mentre diminuisce l’età e questi fenomeni riguardano sempre di più gli under 14. Tra i molti modi di “fare bullismo” online ci sono le molestie, insulti e offese tramite messaggi, commenti cattivi o umilianti, denigrazione e atti persecutori. Il fenomeno diventa ancor più inquietante quando è fatto ripetutamente e con una certa cattiveria. Inoltre ci sono i falsi profili quando qualcuno utilizza identità online della persona/vittima inviando materiale imbarazzante ad altri».
Grucci spiega che i giovani utilizzano tantissimi social network, «non solo Facebook, ma anche Instagram e altri finalizzati al sesso virtuale». In ambito marchigiano, nel 2017, sono state svolte le operazioni “Fanciull@” e “Only children” a contrasto dei reati, rispettivamente, di “istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia” e di “diffusione di materiale pornografico ritraente minori” che hanno portato complessivamente alla denuncia di 16 persone ed all’arresto di 3 persone in ambito nazionale, nonché all’individuazione di oltre 350 autori all’estero per i quali è stata avviata attività di cooperazione internazionale.
Secondo quanto emerso dai risultati di una recente indagine di Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza sul corretto uso di internet, su circa 8mila adolescenti di 18 regioni italiane, bullismo e cyberbullismo sono in crescita. Analizzando la fascia del campione tra i 14 e i 18 anni, salgono infatti al 28% le vittime di bullismo (nel 2016 erano il 20%, quindi un aumento del 40%), mentre circa l’8,5% è preso di mira sul web e sui social (6,5% lo scorso anno, quindi un aumento del 30%). Circa l’80% di questi ultimi, è oggetto di insulti e violenze sia nella vita online che in quella reale. L’incidenza del bullismo “offline” è ancora nettamente maggiore: tra le vittime, il 46% ha pensato almeno una volta al suicidio e ha messo in atto condotte autolesive per il 32%. Il 75% delle vittime di bullismo si sente depresso e triste, il 54% ha frequenti crisi di pianto.
Tuttavia il cyberbullismo presenta risvolti particolarmente oscuri: tra le vittime sistematiche delle prevaricazioni digitali, a volte anche quotidiane, il 59% ha pensato almeno una volta al suicidio nel momento di sofferenza maggiore. Tra i giovani coinvolti, il 52%, confessa di provocarsi del male fisico intenzionalmente. Se poi è l’82% a dire di sentirsi frequentemente triste e depresso, circa il 71% esplode in frequenti crisi di pianto. Tra i ragazzi più piccoli, appartenenti alla fascia tra gli 11 e i 13 anni, la percentuale di vittime di bullismo e cyberbullismo sale rispettivamente al 30% e al 10%. La frequenza di crisi di pianto (45% circa) e di tristezza e depressione (70%) è simile sia tra chi è oggetto di violenza e comportamenti offensivi online sia tra chi li subisce nella vita reale. Per quanto riguarda l’autolesionismo, invece, si rilevano numeri superiori tra chi viene preso di mira in rete: si provoca ferite e contusioni circa 1 su 2, contro il 33% delle vittime del bullismo “disconnesso”.
La quinta edizione di “Una vita da social”, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, è partita il 29 gennaio da Milano e dopo varie tappe in tutte le regioni, ha raggiunto oggi Ancona. Questa mattina professori e esperti hanno parlato agli studenti di fake news, degli aspetti negativi e pericolosi dei social network e delle app, delle dipendenze dalla rete, dei pericoli e delle conseguenze legati al bullismo online, dei pericoli di dipendenza da gioco e da frequentazione di gruppi emo, ana, e quant’altro seguendo indicazioni provenienti da fonti incontrollabili. «Dovete imparare a vivere in un mondo complesso, veloce e interattivo – ha detto Bernardo Nardi, primario della clinica di psichiatria dell’ospedale di Torrette – se una relazione non funziona, non dovete mai confondere una cosa che non va con il fatto che voi non andate bene. Ricordatevi che siete unici e che dovete tenere acceso il vostro cervello. Quando parlate o interagite con gli altri dovete valutare se quello che vi propongono vi serve o non vi serve, non se voi andate bene o non andate bene. L’età che state attraversando è il momento in cui dare senso alla vita. Ricordatevi sempre che tutto quello che farete, dipenderà da quanto vi sentite protagonisti della vostra vita e da quanto vi sentite unici».
Il portale del Commissariato di P.S. online è divenuto il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce. Uno strumento che consente al cittadino, da casa, dal posto di lavoro o da qualsiasi altro luogo, di entrare nel portale e usufruire dei medesimi servizi di segnalazione, informazione e collaborazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni quotidianamente e ininterrottamente offre agli utenti del web.
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